Sandro Franceschetti
Cronaca

Burocrazia blocca lavori, sindaco fa sciopero della fame. ‘Cartoceto come Genova’

Clamorosa azione di protesta annunciata da Enrico Rossi, che giovedì salirà su una gru. Nel mirino la ricostruzione della cinta muraria

Le mura di Cartoceto (Pesaro e Urbino) crollate due anni fa e ancora da sistemare

Le mura di Cartoceto (Pesaro e Urbino) crollate due anni fa e ancora da sistemare

Cartoceto (Pesaro e Urbino), 15 ottobre 2014 - Clamorosa comunicazione del sindaco di Cartoceto, Enrico Rossi, che per protestare contro gli intoppi burocratici che stanno procrastinando l’inizio dei lavori di ricostruzione e consolidamento della mura urbiche della sua cittadina crollate due anni fa, annuncia per domani una eclatante manifestazione di protesta che lo vedrà sedersi su un braccio meccanico sospeso nel vuoto ed iniziare lo sciopero della fame e della sete.

Un altro caso in Italia purtroppo simile a quello che sta segnando la triste vicenda della città di Genova e dei genovesi: quello del Comune di Cartoceto. Un’altra situazione in cui vincoli e labirinti burocratici, ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale, patto di stabilità, esiguità delle risorse, stanno impedendo l’inizio dei lavori di ricostruzione della cinta muraria, a due anni dal primo crollo causato da intensi fenomeni alluvionali. Da troppo tempo ormai la comunità tutta e l’istituzione che rappresento si sentono schiavi di una condizione che per motivazioni di diversa natura come nel capoluogo ligure hanno già portato all’evacuazione di civili abitazioni, ed impotenti dinnanzi ad un incontrollabile ammaloramento del quadro che di qui a breve potrebbe determinare l’intero crollo delle mura urbiche, provocando il cedimento del borgo medievale. Nonostante le difficoltà economiche contingenti, l’amministrazione comunale non è di certo rimasta a guardare fino ad oggi, impegnando risorse importanti per interventi di prima urgenza, studi e indagini strumentali alla redazione di progetti esecutivi, messa in sicurezza di intere famiglie e relativi costi per le loro dimore. Continuare, però, ad affrontare da solo il rischio di mettere a repentaglio l’incolumità pubblica e la vita dei miei concittadini, non è più sostenibile. E’ per questi motivi che ho organizzato con la collaborazione del gruppo comunale di Protezione Civile e del comitato cittadino ‘L’Urlo di Cartoceto’ una manifestazione pubblica di protesta per domani alle ore 12 in corrispondenza del sito del primo crollo, in via Del Santuario. Un’occasione in cui desidero illustrare ogni passaggio che ci ha portati a questa situazione, avanzare le istanze alle autorità per poter procedere con l’inizio dei lavori di ricostruzione e consolidamento e, in ultimo, dare avvio ad uno sciopero personale della fame e della sete fino a quando gli organi preposti non vorranno fornire univocamente indicazioni in merito ad una definizione immediata delle questioni dirimenti. Sarà mia premura attendere queste risposte, seduto su di un braccio meccanico di un mezzo autogrù calato nel vuoto lungo via Del Santuario, in cui nel lontano novembre 2012 avvenne il primo crollo di parte della cinta muraria. Mi attendo una svolta per il borgo storico di Cartoceto, perla di bellezza delle Marche e sede dell’unica dop olearia regionale”.