Per Anac (Autorità nazionale anticorruzione) "Aset non è una società in house tanto da rifiutare l’iscrizione del Comune di Fano nell’elenco degli enti pubblici che operano attraverso affidamenti diretti nei confronti delle proprie società in house". Queste valutazioni, insieme alla decisione Anac, sono state fatte circolare nel tardo pomeriggio di ieri, prima della seduta del consiglio, tra i consiglieri comunali, gli organi d’informazione e le organizzazioni sindacali. Negli anni passati il Comune ha chiesto – come previsto dal Codice dei contratti pubblici – l’iscrizione nell’elenco degli enti che operano mediante affidamenti diretti (in house). A quel punto Anac ha chiesto al Comune la modifica dello statuto di Aset "con l’introduzione di maggioranze che prevedano la partecipazione di soci minoritari alle decisioni strategiche di Aset". Lo scorso anno, sempre Anac avrebbe sollecitato "quorum costitutivi e deliberativi idonei a garantire ai soci minoritari di incidere fattivamente nelle decisioni strategiche di Aset. Non avendo ottenuto dal Comune risposta alle questioni sollevate, Anac avrebbe rigettato l’iscrizione del Comune di Fano nell’elenco degli enti pubblici che operano attraverso affidamenti diretti nei confronti delle proprie società in house, pubblicando la decisione il 5 luglio 2021". Documento su cui ha chiesto chiarezza il capogruppo di M5S Tommaso Mazzanti.
CronacaSpunta documento Anac: "Aset non può essere società ’in house’"