"Sul biodigestore solo ritardi e incertezze"

Carboni (In Comune): "La relazione sulle manifestazioni di interesse non c’è. La proroga degli incentivi è in forse. Almeno si sa dove farlo?"

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"Adesso ci dicano almeno dove pensano di costruire il biodigestore tra Bellocchi, Falcineto e Monteschiantello, ovvero i tre siti individuati dai precedenti studi di fattibilità". Il consigliere comunale di Noi Giovani, Edoardo Carboni, rilancia il dibattito sul biodigestore e il sito fanese nel quale realizzarlo, quando è ormai prossima la chiusura dell’istruttoria (si parla della fine del mese) sui risultati della manifestazione d’interesse pubblico, indetta dal Comune, alla fine dello scorso anno, per individuare il partner di Aset. Quattro le proposte pervenute: Feronia, Siram (società del gruppo francese Veolia-Suez), Acea Ambiente srl, Simam spa e Cavallari srl del gruppo Acea di Roma e Ecolat srl del gruppo toscano Estra. Non si è invece presentata Marche Multiservizi. La relazione conclusiva è attesa dai consiglieri comunali e dalle forze politiche per la fine del mese (in un primo momento si era parlato di metà aprile ma i tempi si sono misteriosamente allungati).

"Da quello che sappiamo – conferma il capogruppo di M5S, Tommaso Mazzanti – entro maggio la relazione istruttoria dovrebbe arrivare in giunta e contestualmente essere resa pubblica". Nessuno si sbilancia a fare commenti, l’unico che ci prova è il consigliere Carboni: "Mi rivolgo ad una parte del centro sinistra (In Comune e l’ala maggioritaria del Pd, ndr), al centro destra e a M5S, contrari al biodigestore a Vallefoglia e alla collaborazione con Mms, perché ci dicano dove pensano di realizzare l’impianto tra le tre località di Bellocchi, Falcineto e Monteschiantello, su cui mi sembra abbiano opinioni differenti".

E ancora Carboni: "L’unica vera novità sul biodigestore è il ritardo nella presentazione della relazione conclusiva di cui finora non abbiamo avuto notizia". Qualcuno preannuncia che, quella in arrivo, sarà "una estate politicamente calda" e "con un inizio giugno scoppiettante". La discussione che si riaprirà sul biodigestore, dopo che sarà resa pubblica la relazione, rischia di essere viziata dall’incertezza sulla proroga degli incentivi statali, in scadenza alla fine dell’anno e previsti per questi impianti, altrimenti irrealizzabili. Ovviamente non è indifferente per il Comune sapere la parabola temporale, su cui valutare le proposte avanzate. C’è comunque fiducia che lo Stato conceda la proroga degli incentivi: bisognerà capire se sarà per consentire di concludere l’iter a chi lo ha già avviato o per dare la possibilità di farcela, come nel caso fanese, anche a chi l’iter lo deve ancora avviare.

Anna Marchetti