Vicino violento in libertà vigilata

Falcineto. Aggredì un commerciante e gli bruciò il furgone

Vicino violento in libertà vigilata

Falcineto. Aggredì un commerciante e gli bruciò il furgone

Aveva aggredito a pugni e calci un vicino di casa a Falcineto dopo avergli incendiato il furgone (foto). Ora è stato messo in libertà vigilata per un anno. Il giudice per le indagini preliminari ha infatti emesso l’ordinanza che è stata eseguita dagli agenti del commissariato di Fano a carico di un 50enne.

Giorgio Tarsi, 60enne di Falcineto, commerciante di mobili d’epoca, era stato la vittima dell’aggressione e della distruzione del proprio mezzo da lavoro e ora può tirare un sospiro di sollievo. L’ultimo episodio risale alla fine del mese scorso quando il destinatario della misura firmata dal gip lo aveva steso con un pugno per poi fuggire. A giugno aveva dato fuoco al mezzo da lavoro del commerciante causando danni per 70mila euro. "La polizia deve mettere fine agli attentati alla mia vita". Era stato il commento esasperato del 60enne all’indomani dell’ultimo attacco. E così è stato.

Il provvedimento firmato dal gip prevede anche l’obbligo di seguire un programma terapeutico per le dipendenze patologiche. Ad avanzare la richiesta della misura sono stati gli stessi investigatori del commissariato di Fano al termine delle indagini coordinate dalla procura. Tutto è iniziato quando, nel giugno scorso, durante una manovra di parcheggio l’autocarro di Giorgio Tarsi era stato urtato e danneggiato dal 50enne ora in libertà vigilata. La vittima dell’aggressione aveva chiesto di essere risarcito del danno ma è nato un acceso diverbio che poi è degenerato in un’aggressione fisica vera e propria seguita da minacce. "Ti incendio il capannone e tutto quello che c’è dentro". Aveva detto il 50enne al commerciante di Falcineto che, oltre a riportare alcune ferite, si era anche sentito male.

Per l’aggressore erano stati poi disposti non solo un consulto psichiatrico ma anche alcuni accertamenti tossicologici e alcolemici ai quali era risultato positivo. E le ruggini, tra i due, non si sono chiuse lì ma sono continuate fino ad un secondo violento episodio culminato nell’incendio, nella zona di Falcineto, dell’autocarro le cui fiamme avevano raggiunto anche l’officina della vittima. Soltanto grazie al rapido intervento di due squadre dei Vigili del Fuoco, il rogo era stato circoscritto, impedendo che potesse ulteriormente propagarsi ad un’abitazione e ad altri veicoli vicini.

Ad incastrare il piromane sono state alcune telecamere presenti nella scena del rogo che hanno ripreso tutta la scena. Dalle immagini, infatti, gli agenti del commissariato hanno potuto accertarsi del fatto che una persona aveva appiccato l’incendio utilizzando una tanica contenente liquido infiammabile ed un innesco. Le immagini ritraevano la stessa persona identificata anche come l’autore dell’aggressione dopo l’incidente stradale. L’ultimo atto è stata l’adozione della misura di sicurezza personale nei confronti dell’indagato per lesioni personali e danneggiamento a seguito di incendio.

a.m.