SANDRO FRANCESCHETTI
Cronaca

Voto: a San Costanzo spunta il terzo incomodo

In campo, dopo Milena Volpe e Domenico Carbone, l’imprenditore vitivinicolo Davide Bruscia. "Sdegnato da come è ridotto il paese"

Voto: a San Costanzo spunta il terzo incomodo

Voto: a San Costanzo spunta il terzo incomodo

Saranno in tre a contendersi il massimo scranno di San Costanzo alle elezioni dell’8 e 9 giugno. Dopo Milena Volpe e Domenico Carbone, annuncia la propria candidatura a sindaco anche Davide Bruscia, 61 anni, noto imprenditore in campo vitivinicolo, sposato e padre di tre figli.

Bruscia, cosa l’ha spinta a questo passo?

"Lo sdegno per com’è ridotto il paese. Io ho fatto il consigliere comunale in due mandati, dal 1986 al ’91 e poi dal 2014 al 2019 e adesso, a 61 anni, ho deciso di creare una squadra mia, perché da sancostanzese doc, nato, vissuto e che ha sempre lavorato qui, vedere il paese in questo stato mi fa veramente rabbia. Serve un cambio di marcia".

Perché, com’è ridotta San Costanzo?

"La viabilità è un disastro. Le strade comunali non sono mai state in condizioni così pietose, con manti osceni e buche come crateri. Sulle mura del centro storico c’è l’erba alta un metro e nella nostra bellissima piazza, come emblema della trascuratezza e della mancanza pure dell’ordinaria manutenzione, la fontana è senz’acqua da alcuni anni perché non si è mai riparato il suo meccanismo di funzionamento. E poi, c’è il problema del calo demografico e della conseguente moria di esercizi commerciali. Recentemente hanno chiuso due bar, una lavanderia e una ferramenta e di questo passo avremo uno scenario sempre più desolante".

La diminuzione degli abitanti e la chiusura dei piccoli negozi sono questioni che riguardano gran parte dei comuni.

"E’ vero, ma a me la politica del ‘tanto è così, non possiamo farci niente’ non piace. Per evitare che la gente se ne vada ma che, al contrario, scelga di venire ad abitare a San Costanzo, che ha la fortuna di essere vicino al mare e di avere un territorio molto bello, bisogna curare tutti gli aspetti e offrire più servizi".

D’accordo, ma se diventerà sindaco quali cose farà per prime?

"Innanzitutto sistemerei le strade e mi dedicherei al decoro dei centri abitati del capoluogo, Cerasa e Stacciola. E contemporaneamente lavorerei per la realizzazione di un asilo nido comunale, perché qui ci sono soltanto strutture private".

Altre priorità?

"Fare in modo che si chiuda la partita sulla discarica di Monteschiantello, scongiurando definitivamente la possibilità del suo ampliamento e, inoltre, attivare un percorso insieme a Monte Porzio e Mondolfo per dar vita ad un’unione di comuni che possa condurre anche ad una fusione, che ci consentirebbe di ottenere molte più risorse dallo Stato".

Bruscia, che lista ha formato e qual è il nome scelto?

"L’abbiamo chiamata ‘San Costanzo protagonista’ ed è una compagine civica e apartitica, formata da persone con diverse idee politiche, accomunate dalla volontà di impegnarsi totalmente per il paese".