Associazioni in campo per bimbi e famiglie che arrivano dall’Ucraina

Sono una settantina gli ucraini residenti a Porto San Giorgio e una quindicina le famiglie. A loro si sono aggiunti ultimamente i congiunti scappati dalla guerra: "A Porto San Giorgio il problema dell’accoglienza dei profughi è al momento abbastanza limitato ma comunque esiste e dobbiamo affrontarlo in maniera adeguata e farci tenere pronti per eventuali ulteriori arrivi", lo sostiene l’assessore ai servizi sociali, Francesco Gramegna, il quale proprio in questi giorni ha interpellato tutte le associazioni cittadine, sportive, culturali, ricreative e di volontariato per verificarne la disponibilità a dare una mano per favorire l’inserimento degli ucraini, specie i bambini.

"La risposta è stata un sì corale e convinto alla collaborazione, che ognuna darà secondo le proprie possibilità e competenze", riferisce l’assessore sottolineando come ancora una volta Porto San Giorgio si stia dimostrando essere una città accogliente e inclusiva. Per fare qualche esempio: il ricreatorio San Giorgio aiuterà i bambini nel pomeriggio a fare i compiti, il centro don Bosco li accoglierà nella scuola di pattinaggio fornendo loro i pattini e comunque ogni associazione sportiva è pronta ad inserirli nella propria attività. Resta il problema della lingua che l’assessore ha detto che cercherà di risolvere in stretto raccordo con la scuola.