Bambino ucciso L’autista dello scuolabus non doveva esserci Sostituiva collega malato

Tragica fatalità nell’incidente mortale di lunedì mattina in via Pisanelli. La polizia sta cercando di ricostruire l’esatta dinamica, oggi l’autopsia.

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Bambino ucciso L’autista dello scuolabus non doveva esserci Sostituiva collega malato

Non toccava a lui stare di turno e fare quel giro con lo scuolabus per portare i bambini alla scuola materna di Casette d’Ete. Toccava a un collega che, all’ultimo momento, era indisposto e non era in grado di lavorare. E per garantire il regolare svolgimento del servizio, il 57enne che era alla guida del pullman che qualche ora più tardi avrebbe investito il bambino improvvisamente sfuggito dalle attenzioni della mamma, si è offerto di fare il turno della mattina, al posto del collega. Uno scambio del tutto casuale, ma anche normale tra colleghi (pare che, nella stessa mattina, ci sia stato un altro scambio di turni tra altri due autisti) ma che, alla luce della tragedia avvenuta lunedì mattina in via Pisanelli, a Casette d’Ete, rende la tragica fatalità di quei pochi attimi, ancora più beffarda e difficile da accettare. "E’ un’immagine che ho sempre davanti agli occhi – confida il 57enne, il giorno dopo, ancora fortemente provato dall’accaduto – e che non dimenticherò mai". "L’autista è distrutto, dispiaciuto, ma purtroppo non ha potuto fare nulla per evitare la tragedia" dice il suo legale nominato dalla Steat (società per cui lavora da anni il conducente), Francesco De Minicis. Non aggiunge nulla di più anche perché i tempi sono prematuri, c’è un fascicolo aperto in Procura per omicidio stradale e le indagini per chiarire l’esatta dinamica di quei terribili momenti sono ancora in corso. Inoltre, si attende l’esito dell’esame autoptico previsto per questa mattina. Ferma restando la necessità di fare chiarezza sull’accaduto, la difesa smentisce che lo scuolabus abbia mai fatto retromarcia, né prima, né dopo l’investimento come sostenevano invece voci incontrollate circolate subito dopo il fatto. Ieri mattina, è stato notificato anche il decreto di sequestro dello scuolabus della Steat e nel pomeriggio gli inquirenti hanno effettuato un sopralluogo. "Ci sono ancora diversi aspetti da chiarire e le indagini stanno proseguendo" si limita a dire il comandante della Polizia Locale, Stefano Tofoni che, tuttavia, fa capire di essere a buon punto, di aver già sentito diversi testimoni.

Nella stessa serata di lunedì, è stata ascoltata anche la testimonianza della mamma di Jaghunar (difesa dall’avvocato Laganà), molto collaborativa che, straziata come può essere una madre alla quale è stato strappato un figlio così piccolo, ha ripercorso quanto accaduto in quegli attimi, fornendo la sua versione dei fatti. Al momento, il dilemma intorno al quale ruota tutta la drammatica vicenda e per riuscire ad accertare con assoluta chiarezza ogni, eventuale, responsabilità, sembra stare nello stabilire dove si trovasse il bambino di un anno e mezzo, al momento dell’impatto: se davanti al pullman o se lateralmente al mezzo.

Marisa Colibazzi