Calcinaro è guarito dal Covid

Il sindaco: "Qualche strascico me lo porto ancora dietro"

Il sindaco Paolo Calcinaro

Il sindaco Paolo Calcinaro

Fermo, 12 novembre 2020 - Tampone negativo per il sindaco Paolo Calcinaro, il Covid è alle spalle per il primo cittadino che con sollievo comunica la notizia sul suo canale social, racconta che gli sono rimasti piccoli esiti di polmonite e dunque si prenderà qualche altro giorno di convalescenza prima di tornare ad occuparsi della città a tempo pieno. La speranza è di tornare in forma per la prossima settimana: "Ho sentito una vicinanza incredibile da parte di tutti i fermani, dal personale medico dell’Area vasta 4 e il servizio prevenzione. La mia solidarietà ai circa 200 fermani che stanno combattendo la loro battaglia, so come si sentono e davvero sono con loro". In ospedale ci sono oggi 61 ricoverati, 31 in malattie infettive, salgono a 6 i pazienti in terapia intensiva e dunque con un bisogno di cure maggiore. Sono 22 i ricoverati a medicina Covid e 2 in osservazione al pronto soccorso. Due persone sono state dimesse mentre si conta purtroppo un nuovo decesso, si tratta di un uomo di 71 anni di Montegranaro che si è spento al Murri proprio in questi giorni. Questo il bollettino odierno, la battaglia continua come prosegue anche il lavoro di riorganizzazione dell’ospedale che si prepara a gestire anche momenti peggiori. Purtroppo la stagione è solo agli inizi e senza la collaborazione di tutti questi potrebbero essere numeri provvisori e destinati a crescere. Un ospedale che non può diventare tutto per il Covid, come sottolinea Giuseppe Donati della Cisl Fp che ha scritto all’assessore regionale alla sanità: "Di fatto, però, le chiusure sono andate avanti, tanto che oltre alla chiusura della terapia intensiva coronarica e il dimezzamento delle sedute operatorie ordinarie, arriva l’informativa della chiusura della Residenza Sanitaria Riabilitativa di Porto San Giorgio, del nido ostetrico del Murri, l’utilizzo degli spazi delle cure Intermedie di Sant’Elpidio a Mare per malati post acuti Covid". Donati ricorda la decisione di trasferire il reparto di cardiologia ed attivare una mini Utic ( solo tre posti letto), in locali che risultano non idonei e con dubbi requisiti di sicurezza.: "La direzione di Area Vasta ha prelevato personale infermieristico dall’Utic Cardiologica e dal Blocco Operatorio, con conseguente dimezzamento delle sedute chirurgiche e oggi vorrebbe completare il percorso, allestendo alla meno peggio, il nuovo reparto di cardiologia e salvare la faccia davanti ai cittadini del fermano in una sede del tutto inidonea".