Cda Tennicola, Testella: "La Mancini ha chiesto di non riconfermarmi"

Ancora polemiche per la crisi della ormai ex maggioranza

Parla di attacco gratuito e ingiustificato e si ritiene offesa, Francesca Testella, riferendosi alle dichiarazioni dell’ex sindaca Ediana Mancini sul rinnovo del Cda del Tennacola e sulla mancata riconferma della Testella. "Una parte politica chiedeva un chiarimento su una vicenda che ha fatto perdere a Montegranaro un ruolo nel Cda. Ma, nella risposta – afferma la Testella, richiamando l’interrogazione presentata dalla minoranza (mai discussa in consiglio) e ritenuta la goccia per la conclamata crisi in maggioranza – io, che non ho proferito parola, vengo offesa e trattata in modo calunnioso. Stupisce che la Mancini affermi che tutte le decisioni importanti del Tennacola vengono prese da sindaci e assessori competenti. Come può un sindaco non sapere che le partecipate sono amministrate dal Cda che, unico, risponde delle decisioni prese? E il compenso percepito in circa 3 anni di mandato per l’assunzione di tale ruolo decisionale, non si avvicina neanche lontanamente alla cifra, consistente, percepita dal sindaco di un Comune di quasi 15mila abitanti". La Testella, rivendica di aver tenuto un comportamento "sempre corretto e leale verso l’ente e verso il sindaco che mi ha nominata. La mia mancata riconferma è stata il primo banco di prova della tenuta della giunta Mancini, per la mia vicinanza al gruppo dei civici ‘dissidenti’ e, in particolare, all’ex assessore Giacomo Beverati". Nella ricostruzione dei fatti della Testella, "per il rinnovo del Cda c’era la volontà di riconfermare l’uscente, cambiando solo il presidente per garantire l’alternanza tra le province che ricadono nell’ambito del Tennacola. E’ stata la Mancini a chiedere di non riconfermarmi. Ci sono volute due assemblee per arrivare alla mia estromissione e alla cessione al Comune di Monte Urano, del posto nel Cda. E quanto dico può essere provato".

m. c.