"Chiedono saturimetri, antibiotici e cortisone"

Meconi, vicepresidente Federfarma Marche: la domanda di vaccini antinfluenzali è alta, ma non li avremo

Migration

Dal ruolo di vicepresidente Federfarma della provincia di Fermo, Marco Meconi è passato a vicepresidente della stessa associazione delle Marche. Farmacista di 42 anni, Meconi è contitolare della farmacia di Altidona Meconi Lunerti.

Qual è il ruolo del farmacista in questo periodo reso tanto complesso dal Covid 19?

"Essenzialmente quello del farmacista è un ruolo di responsabilità culturale. Al momento la popolazione fa i conti con ambulatori medici di difficile accesso, così come al Pronto soccorso e con le guardie mediche. Il farmacista deve, rassicurare, spiegare e consigliare i cittadini, dando risposte e verità di contenuti".

La richiesta più comune?

"Quella che parte dalla popolazione che non rientra nella fascia protetta e chiede il vaccino antinfluenzale, in una proporzione venti volte superiore rispetto agli scorsi anni"

La risposta?

"Triste, perché il vaccino non c’è. Non ne abbiamo. Sembra che nelle Marche sia esaurita la dotazione e che ne siano rimasti sprovvisti anche alcuni medici per le fasce protette. Ad ora alle farmacie non sono stati consegnati vaccini, anche se ne sarebbero stati stabiliti circa 15 per ogni farmacia".

Cosa ha fatto e cosa fa Federfarma per questo?

"Va premesso che gli altri anni le vaccinazioni partivano a metà novembre mentre quest’anno sono state anticipate ad ottobre. Più di due mesi fa la Federfarma ha aperto trattative e tavoli di confronto sia con la parte tecnica che politica regionale. Ad agosto l’ex presidente della regione Marche, Ceriscioli aveva deliberato una maggiore richiesta di vaccini, presagendo ciò che si sarebbe dimostrato. Di fatto però siamo alla prima settimana di novembre e vaccini pari a zero".

Quali sono le aspettative per avere i vaccini antiinfluenzali?

"La Federfarma si sta adoperando così come gli organi competenti, percorrendo ogni via, tra cui chiedere le possibili rimanenze da altre regioni, ma non sono ottimista. La situazione che viviamo nelle Marche non è molto diversa da quella a livello nazionale. Non si può negare che il sistema sanitario in Italia prevede rimborsi inferiori per i farmaci, rispetto alle altre nazioni e che le multinazionali preferiscono servire chi dà maggiore convenienza".

Le regole di comportamento anti contagio Covid, proteggono anche da altri virus stagionali?

"Assolutamente si. Uso della mascherina, distanziamento personale e igienizzazione delle mani, ad ora, hanno fatto registrare un sensibile calo della manifestazione di virus influenzali e parainfluenzali".

Oltre ai vaccini, quali sono le richieste più comuni ?

"Saturimetri, antibiotici e cortisone, oltre a prodotti che rafforzano il sistema immunitario". Quanto è importante tenere in casa il saturimetro?

"Lo è perché è uno strumento che indica problemi di difficoltà respiratoria, quindi una forma di sicurezza in più per la famiglia. C’era già stata un’impennata di vendite nella prima ondata Covid. Poi dopo l’estate, la richiesta ha fatto registrare un vero e proprio boom, così come i prodotti che stimolano le difese immunitarie"

Qual è il suo auspicio?

"Voglio confidare nella certificazione e omologazione del protocollo di cura per i malati Covid, che credo sia molto più efficiente di un vaccino".

Paola Pieragostini