Coronavirus Fermo, turista positiva. Via ai controlli

Porto Sant’Elpidio, donna umbra positiva al Covid partecipa a una serata in uno chalet. Via alla ricostruzione dei contatti. Appello di Livini

La donna ha scoperto di avere il virus una volta tornata a casa

La donna ha scoperto di avere il virus una volta tornata a casa

Porto Sant'Elpidio (Fermo), 4 agosto 2020 - L’allerta è scattata nel primo pomeriggio di ieri quando l’Asur di Spoleto si è messa in contatto con l’Area Vasta 4 comunicando che una donna di 45 anni di Spoleto che il 25 luglio era stata a Porto Sant’Elpidio in occasione di una serata in uno chalet, è stata sottoposta a tampone ed è risultata positiva al Covid-19. Secondo la ricostruzione dei movimenti della donna in quella serata fatta dall’Asur spoletina per consentire l’avvio di tutte le procedure legate ai controlli di persone che possono aver avuto dei contatti con lei, questa aveva partecipato a una cena spettacolo in uno chalet del litorale elpidiense, il Ti-Oro, ed aveva pernottato in una struttura ricettiva della città. Sulla scorta di queste indicazioni, il dipartimento di igiene e sanità pubblica dell’Area Vasta 4 e il sindaco, Nazareno Franchellucci, insieme al comandante della polizia locale, Luigi Gattafoni, si sono subito attivati. Prima tappa: lo chalet del lungomare centro in cui si è tenuta la festa. Ai titolari è stato chiesto di fornire un elenco dei partecipanti (sembra fossero una cinquantina, tra umbri e marchigiani) che, come impone il protocollo Covid, deve essere compilato da chi entra nel locale o accede in spiaggia.

Una volta in possesso di questo elenco, l’Area Vasta 4 provvederà a contattare quei nominativi per sottoporli al tampone. In ogni caso, chi ha frequentato quel locale il 25 luglio è invitato a contattare subito il proprio medico di base. Franchellucci e Gattafoni, hanno effettuato un sopralluogo nel locale e informato il Prefetto. "L’ufficio di igiene e sanità pubblica dell’AV4 si sta subito attivando per la ricognizione e il conseguente screening dei presenti" informa il sindaco. La donna ha pernottato in una struttura ricettiva cittadina "che sarà contattata dal medesimo ufficio".

"Se allo chalet ci danno i nominativi, ci attiviamo. Siamo già in allerta, ma più di questo non possiamo fare. Se da questi controlli non viene fuori niente, non potremo fare di più. La nostra indagine ha dei limiti, chi era a quella festa informi il proprio medico", afferma Licio Livini, direttore dell’AV4. «Il problema – aggiunge Livini – è che non possiamo andare avanti così. In questo modo, noi corriamo sempre dietro alle situazioni. Non si può pensare di fare feste, notti bianche e via dicendo perché tanto problemi non ce ne sono. Non è così. Il messaggio è che c’è troppa libertà, che bisogna stare attenti, ci vogliono i controlli perché insisto a dire che sono pochi. I nostri esercenti sono bravi, ma sono troppo tolleranti".