False fatturazioni per 400mila euro: indagato imprenditore a Fermo

Gli investigatori stanno scavando per capire il ruolo del fermano: un semplice prestanome o era in accordo con il maceratese. Il blitz della Guardia di Finanza

False fatturazioni: blitz della Guardia di Finanza

False fatturazioni: blitz della Guardia di Finanza

Fermo, 28 aprile 2023 – Avrebbe effettuato 400mila euro di fatture false per una compravendita di pellami e cuoio, ma in realtà la ditta non si era mai occupata di quel settore commerciale. Le fatture, per una merce mai consegnata, avevano solo agevolato un imprenditore di Montecosaro ad abbattere notevolmente la base imponibile soggetta a tassazione e versare meno imposte.

Per questo motivo un imprenditore fermano è finito nel mirino della Guardia di Finanza ed è indagato per frode fiscale ed emissione di fatture false. Gli investigatori stanno scavando a fondo per capire quale sia stato il vero ruolo dell’imprenditore fermano: se fosse un semplice prestanome e o se avesse un ruolo primario nella frode fiscale in accordo con l’imprenditore di Montecosaro.

Gli inquirenti, infatti, sospettano che il fermano non sia nuovo a determinati tipi di frodi fiscali. L’operazione nasce da un’attività investigativa che ha riguardato la contabilità aziendale di una attività di commercio di pelli e cuoio a Montecosaro, chiusa circa cinque anni fa.

Dall’analisi dei documenti e da altre attività sul campo, è emerso che l’imprenditore aveva, stranamente, fatto acquisti di pellami piuttosto ingenti. Le fatture, per oltre 400mila euro, provenivano però da una società di Fermo già finita nel mirino del Gruppo delle Fiamme Gialle fermane. La cosa singolare era che questa società non vendeva affatto pelli e cuoio. Quelle fatture, che dunque erano del tutto false, erano però servite all’uomo di Montecosaro per registrare nella contabilità delle spese ingenti, così da evadere la tassazione.

Conclusi gli accertamenti, su richiesta della Procura, il giudice per le indagini preliminari di Macerata ha emesso una misura cautelare reale, disponendo il sequestro, anche nella forma per un equivalente, di beni e valori, fino a concorrenza delle imposte evase, per oltre 265mila euro. Al termine delle attività effettuate gli investigatori hanno rinvenuto e messo sotto sequestro disponibilità finanziarie e una villa di particolare pregio situata nel Comune di Anzio, in provincia di Roma, tutto facente parte del patrimonio dell’imprenditore di Montecosaro.