Come sta avvenendo per altri edifici pubblici e chiese, sono iniziatiti da qualche tempo i lavori di riparazione del palazzo municipale di Rapagnano, struttura danneggiata dal sisma del 2016, che ha beneficiato di un finanziamento di 1.825.000 euro. Il palazzo comunale di Rapagnano è ubicato in piazza Papa Siccone e risale al XVII secolo realizzato da Virginio Bracci inviato dal papa nella Marche per riprogettare la nuova Servigliano, distrutta dal terremoto. "Si tratta di un intervento importante per la comunità e non solo – spiega il commissario straordinario Guido Castelli - data la valenza monumentale del complesso. La ricostruzione pubblica procede ormai come una macchina consolidata e sicura. Devo ringraziare il lavoro degli stessi Comuni, dell’Ufficio speciale ricostruzione e della Regione guidata dal presidente Acquaroli".
Un pensiero riconfermato anche dal primo cittadino di Rapagnano. "Dobbiamo ringraziare il Commissario Guido Castelli, e gli Uffici per Ricostruzione – dichiara la sindaca Elisabetta Ceroni - per la premura e la disponibilità avute nell’istruttoria relativa al palazzo comunale di Rapagnano. Non è semplice intervenire su immobili storici e vincolati. Per la nostra comunità si tratta di un intervento estremamente importante che consentirà a breve di riprendere con normalità l’attività amministrativa". L’intervento punta al consolidamento statico e adeguamento sismico delle strutture, al ripristino degli impianti e ridistribuzione funzionale di alcuni spazi dei cinque piani dell’edificio. Una curiosità, nel XVII secolo il palazzo cadeva in rovina; il Papa che inviò un suo tecnico di fiducia, appunto l’architetto Bracci, per un suo ammodernamento che peraltro non tardò a venire. Fu realizzato un intervento risolutivo di ristrutturazione dell’edificio che ospitava numerosi servizi pubblici come farmacia, forno e attività scolastiche.
a.c.