VITTORIO BELLAGAMBA
Cronaca

"I mercati tornano a muoversi dopo due anni davvero duri"

Si respira cauto ottimismo tra gli artigiani aderenti alla Cna e presenti al Micam "Tuttavia i budget ridotti e il poco tempo si traducono in ordini piuttosto scarsi" .

Da sinistra. Andrea Caranfa, direttore Cna Fermo, e Paolo Silenzi, imprenditore e presidente Cna Marche

Da sinistra. Andrea Caranfa, direttore Cna Fermo, e Paolo Silenzi, imprenditore e presidente Cna Marche

Gli artigiani aderenti alla Cna di Fermo hanno concluso il Micam Milano con un giudizio di cauto ottimismo. In una nota dell’associazione di categoria emerge che le imprese che hanno preso parte alla rassegna di settore più importante al mondo hanno sottolineato che: "I buyer non sono mancati, con alcuni ritorni importanti come Russia, Ucraina, Svizzera e Stati Uniti. Tuttavia i budget ridotti e il poco tempo a disposizione si traducono in ordini di quantitativi scarsi, che ovviamente non servono a sostenere la produzione di tutta la stagione".

Paolo Mattiozzi, presidente di Cna Federmoda Fermo ha detto: "Le condizioni in cui si trovano ad operare i buyer determinano un acquisto frettoloso, che non aiuta il tessuto produttivo per la ripartenza necessaria. La fiera resta un appuntamento strategico, per le aziende che ne riescono ancora sostenerne i costi, potendo anche contare su bandi e risorse dedicate di Regione Marche e Camera di Commercio delle Marche, non tanto per la ricerca di nuovi clienti, quanto come occasione di confronto e scambio con le altre realtà produttive e per la condivisione di strategie e modalità di azione".

Una soluzione per ovviare ai tempi stretti potrebbe essere lavorare sui cataloghi on line, da affiancare all’elenco espositori: "Un investimento in digitalizzazione – dichiara il Direttore Generale Cna Fermo Andrea Caranfa, che è anche il responsabile regionale di Cna Federmoda – che sarebbe davvero auspicabile".

"Le aziende sembrano valutare positivamente questa esperienza al Micam – aggiunge Caranfa – dopo gli ultimi due anni caratterizzati da una fortissima stasi del mercato. E’ il segnale che qualcosa si sta timidamente muovendo per un settore tanto importante quanto in difficoltà. Ovviamente non vuol dire abbassare la guardia, perché queste imprese rappresentano una produzione di altissima qualità, realizzata da operatori competenti, che deve essere sostenuta attraverso provvedimenti dedicati e strutturali".

In fiera i vertici Cna hanno avuto modo di dialogare con i rappresentanti delle istituzioni in visita agli stand, ricordando le misure che le aziende del settore moda continuano a chiedere a gran voce: estensione della cassa integrazione, decontribuzione, agevolazione dell’accesso al credito, internazionalizzazione, misure ah hoc per la filiera e che soprattutto possano diventare strutturali. Perché comunque i dati dei primi nove mesi del 2024 parlano di esportazioni di calzature prodotte in provincia di Fermo diminuite del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. In valori assoluti a fronte di un ammontare delle esportazioni rilevate nel 2023 pari a 540,81 milioni di euro, le vendite oltre confine rilevate nel 2024 sono state pari a 507,63 milioni di euro. Nel periodo pre pandemia le esportazioni di calzature del fermano erano pari a 528,99 milioni di euro con una contrazione rispetto al 2024 pari a -4%. Insomma anche i numeri spiegano cole al settore serva sostegno.

Vittorio Bellagamba