Idee nuove e vecchi metodi

SEGUE DALLA PRIMA

E non è detto che saranno ancora molti quelli che sceglieranno il voto di protesta per due ragioni: i movimenti affidabili a cui affidarla sono sempre meno e perché c’è maggiore intenzione di chiedere e pretendere piuttosto che limitarsi ad esprimere solo una rabbia negativa. Proprio ieri, irriducibili pensatori ed esperti, che fanno parte del Centro studi ‘Carducci’, hanno diffuso (gratuitamente e appassionatamente) uno studio-progetto specifico sul Fermano e le Marche che indica concretamente la strada da intraprendere per un futuro migliore della nostra provincia e della regione.

A tanta incoraggiante predisposizione della gente comune e alla buona volontà di chi ancora studia e si applica per proporre idee, fa purtroppo da contraltare il solito teatrino politico di terza scelta. Redazioni di giornali e siti online sono già inondati di comunicati inviati da candidati, aspiranti o ufficiali, che hanno iniziato a intervenire su tutto con fiumi di vuote parole. Mentre il ‘Carducci’ e altri raccomandano un diverso modo di approcciare i problemi del territorio e una visione globale anche trasversale sugli obiettivi da raggiungere, vecchi e nuovi personaggi della politica si muovono ancora alla solita maniera.

Se la rotaia della partecipazione e quella della politica resteranno anche stavolta parallele, il Fermano non andrà lontano. Ma noi non ci rassegniamo e lanciamo la provocazione: il ‘Carducci’ raduni tutti i candidati alle regionali e questi sottoscrivano gli obiettivi fissati dal centro studi per poi perseguirli insieme, chi dai banchi della maggiorannza e chi da quelli dell’opposizione. L’avevamo proposto anche cinque anni fa, speriamo che questa sia la volta, anche per non darla vinta a quella vocina che già dentro di noi ci dice: “Poveri illusi”.

Stefano Cesetti