Il bar bocciofila Val Verde ha festeggiato 50 anni

Il titolare Oliviero Properzi ha superato gli anni del Covid e della ricostruzione del ponte sull’Aso

Il bar bocciofila Val Verde ha festeggiato 50 anni

Il bar bocciofila Val Verde ha festeggiato 50 anni

Una grande festa per celebrare il valore del tempo, quando il tempo, è quello dei 50 anni di attività festeggiati dal Bar bocciofila Val Verde nella frazione di Rubbianello di Monterubbiano, raggiunta anche dagli amministratori comunali per l’occasione. Un traguardo di vero prestigio, che ha visto il titolare Oliviero Properzi, affrontare e resistere a periodi di grandi difficoltà sociali, come i lunghi anni del Covid e gli altrettanto lunghi anni del pre ricostruzione del ponte sul fiume Aso che tanti disagi ha creato ai bilanci annuali del bar, situato nelle immediate vicinanze del ponte. Eppure, a fronte delle spinte contrarie, in Properzi, ha vinto la naturale predisposizione a crescere, evolversi e fare dell’attività del bar bocciofila, un senso di appartenenza alla comunità e al territorio. Il Val Verde infatti, è diventato negli anni ed ha mantenuto nel tempo, un punto di riferimento sociale che unisce, in maniera rara, le generazioni diverse grazie all’organizzazione di eventi di natura sportiva (gare di bocce di livello provinciale, regionale e nazionale) unitamente a corsi per ragazzi. E poi, gare di briscola con il coinvolgimento di giovani, adulti ed anziani, tanto da assumere il pieno valore dell’aggregazione di comunità, consolidato dall’organizzazione di gite e sagre, sempre nell’ottica del coinvolgimento delle diverse generazioni. Era il 6 aprile del 1974 quando il Bar Val Verde tirò su la serranda per la prima volta, grazie ai fratelli Quinto e Sesto Properzi. Da qui, dinamiche e scelte familiari, hanno portato il figlio di Quinto, Oliviero (che già da ragazzo lavorava al bar) a diventarne unico proprietario, affiancato dalla moglie Edvige Alesiani, rilevando anche la bocciofila, allora piccolo centro all’aperto, oggi struttura che accoglie sportivi e appassionati anche da fuori provincia. "Un traguardo che ci emoziona – dice Properzi – per tanti motivi. In primis devo tutto a mio padre e mio zio per avermi dato un’opportunità che è diventata la mia vita. Poi perché a guardarsi indietro abbiamo affrontato tante sfide soprattutto il tempo dell’epidemia, quando gli incassi non c’erano, ma le spese fisse tutte da sostenere. Ricordo quel tempo come l’unico periodo della mia vita professionale in cui non avrei tirato su la serranda del bar. Ma ho sempre creduto che il segreto della gratificazione, sia tutto nella motivazione personale per portare avanti ciò che conta per ognuno di noi. Per me e mia moglie, il Val Verde è la nostra passione di vita da condividere con tutti i nostri clienti e la comunità che abbiamo voluto ringraziare con la festa dedicata al tempo che ci siamo dati reciprocamente". Paola Pieragostini