Per gli ‘Incontri di storia locale’ promossi dall’Accademia Elpidiana di Studi storici e dal suo presidente, Giovanni Martinelli, domani sera (ore 21,15, auditorium ‘Della Valle’, ingresso libero) appuntamento con ‘Stragi, banditi e povertà: la storia di un giovane carabiniere nella Sicilia di Salvatore Giuliano’ (ArteStampa), scritto da Maria Monica Gentili che di quel carabiniere è la figlia. L’attentato del 19 agosto 1949 a Passo Rigano a un camion della colonna di carabinieri, resta una delle imprese più sanguinose compiute dalla banda di Salvatore Giuliano. Vi persero la vita sette giovani carabinieri e 11 rimasero feriti. Si salvo un giovane carabiniere di Casette d’Ete, Primo Gentili. A ripercorrere i tratti salienti di quel periodo è proprio la figlia, che si sofferma sulle tragiche vicende e ne parlerà a Casette d’Ete, tra i compaesani di suo padre. Maria Monica Gentili racconterà le vicende che intrecciano la storia del padre, chiamato a vivere tragedie sociali più grandi di lui, a quella della figlia, nata a Voghera, vissuta a Milano ai tempi delle contestazioni studentesche e delle lotte politiche. Due epoche e due evoluzioni sociali che si fondono e che trovano denominatori comuni.
m.c.