Infrastrutture e lavoro: la ricetta per ripartire

Al Teatro dell’Aquila i sindaci del cratere incontrano il commissario Legnini: "La ricostruzione delle case è avviata, la strada è giusta"

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Ricostruire gli edifici danneggiati dal sisma, curare il tessuto sociale ed economico delle aree interne. Sono questi gli elementi che sono emersi ieri pomeriggio al Teatro dell’Aquila di Fermo in occasione dell’incontro dal titolo "Ricostruzione post sisma 2016 e Ricovery Fund", a cui hanno partecipato il Commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini accompagnato dal sub commissario Gianluca Loffredo; il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli, il direttore dell’Usr Marche Stefano Babini e i sindaci del cratere, molti dei quali collegati in diretta streaming per motivi di sicurezza sanitaria. Dopo il saluto del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e del Prefetto di Fermo Vincenza Filippi si è entrati nel vivo dell’incontro. "Le prospettive per il rilancio delle aree colpite dal sisma possono essere tante – commenta Acquaroli –: rilancio dei borghi, del commercio, dell’agricoltura, ma soprattutto quelle misure necessarie a ridare forza ai territori. Per accedere alla competitività però serve l’accessibilità, quindi la questione infrastrutturale è molto importante anche per il recupero di queste aree colpite dallo spopolamento. Il futuro c’è, bisogna mettere i territori nelle condizioni di ripartire. Nel Fermano stiamo lavorando su tre tavoli di confronto: con Società autostrade la terza corsia, con Anas la Mezzina, mentre la pedemontana è un argomento che vorrei sottoporre al Governo". Idee che sono state ampiamente condivise. "Il sistema pubblico si è reso conto dell’urgenza della ricostruzione fisica e rigenerazione economica del territorio – spiega l’assessore Castelli - le aree interne già prima del sisma erano affaticate, la crisi sismica e sanitaria hanno reso indifferibile l’intervento del Governo. Nel piano per i territori del centro Italia che negli ultimi 10 anni sono stati colpiti dal terremoto, è stato destinato 1 miliardo e 780 milioni di euro, nel contratto di sviluppo saranno investiti 160 milioni per le aziende". Sono poi arrivate le parole del Commissario Legnini per dare le modalità di intervento. "Ora che la prima gamba – Spiega Legnini –, quella della ricostruzione materiale degli edifici, sta cominciando a camminare, occorre mettere in funzione la seconda, quella dello sviluppo economico che deve accompagnare questi territori verso il futuro ed uno sviluppo sostenibile. C’è una cabina di coordinamento che vede impegnato il Governo attraverso la struttura commissariale, le Regioni e i Comuni Sono principalmente due le macro linee su cui stiamo lavorando. La prima fare ciò che deve essere fatto per la ricostruzione, per rendere i paesi luoghi di vita e di lavoro. La seconda il sostegno alle imprese attraverso le incentivazioni. In sei mesi sono stati emessi 1.600 decreti, ora tutti devono fare la loro parte. A breve partirà una ricognizione delle opere pubbliche che ancora devono essere finanziate".

Alessio Carassai