"Io spengo", domani stop di un’ora alle luci contro il caro bollette

Promossa da Confcommercio, ha il patrocinio del Comune: "Una protesta in un momento che è difficile per tutti"

"Spegniamo noi prima che ci spengano loro” è lo slogan della protesta, titolata “#Io spengo” contro il caro bollette promossa da commercianti, pubblici esercenti e semplici cittadini con il patrocinio dell’Amministrazione e il sostegno della Confcommercio. Consiste nell’invitare a spegnere per un’ora le luci domani, domani, dalle 19,30 alle 20,30. L’evento è stato presentato, ieri in Confcommercio, con l’intervento di Maria Teresa Scriboni, dell’assessore Giampiero Marcattili e del pubblico esercente Alessandro Mostrato, detto Maradona, ideatore dell’iniziativa. L’esordio è della Scriboni: "Abbiamo accolto la richiesta proveniente dal basso per fare un’azione di protesta che forse lascerà il tempo che trova ma è un momento difficile per tutti, cittadini e attività. L’aumento dell’energia elettrica, ad esempio è tale da trasformare in 8.500 euro una bolletta di 1000 euro. Quindi è un danno inimmaginabile perché porta con sé i rincari che già cominciamo a vedere nei supermercati. Noi come associazione abbiamo fatto “Bollette in vetrina” iniziativa della federazione pubblici esercizi, consistente nel pubblicizzare in vetrina i costi delle bollette con gli importi prima e dopo i rincari. Solo per citarne un paio: per il un ristorante medio grande è passato da 2928 a 8.550 euro, un piccolo bar da 953 a 3529 euro. Quindi abbiamo accolto con piacere l’iniziativa “#Io spengo” finalizzata a testimoniare il grande disagio che hanno nel portare avanti le attività e se non ci riescono devono o diminuire gli orari di lavoro o mandare a casa i dipendenti". La parola a Mostrato: "Ho coinvolto la Confcommercio e il Comune per un’azione di sensibilizzare su una questione che ci riguarda tutti operatori e normali cittadini. Non si chiede di chiudere le attività o di spegnere i frigoriferi, perché altrimenti le cose si rovinano, però di spegnere per un’ora o di più luce e gas. La gente è stufa di lavorare per pagarsi la corrente e io non voglio lasciare a casa i miei dipendenti". La conclusione è di Marcattili: "A noi come amministrazione piace l’iniziativa perché non restiamo passivi a quello che stiamo subendo. È chiaro che questo problema coinvolge tutti, compreso l’ente comunale. Noi non possiamo spegnere la pubblica illuminazione per una questione di sicurezza ma spegneremo i siti dove possiamo, tipo le fontane o qualche monumento illuminato perché anche noi vogliamo stare a fianco di questa cosa".

Silvio Sebastiani