’Jazz e non solo jazz’ ora punta all’inverno

Gli organizzatori: "Ci piacerebbe un’edizione nei mesi più freddi". Intanto il bilancio estivo. è più che positivo

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"Una squadra appassionata che ringrazio: un lavoro impegnativo che ha dato ottimi frutti": con queste parole, l’assessore alla cultura del Comune Micol Lanzidei ha voluto fare un bilancio a chiusura della rassegna ‘Jazz non solo jazz’ che, con quattro appuntamenti tra luglio e agosto nella cornice di piazzale Azzolino, ha letteralmente incantato il pubblico fermano.

"Il successo della manifestazione è dovuto a diversi fattori – ha continuato la Lanzidei – primo fra tutti, l’articolato percorso che parte dalla scelta artistica, prosegue con il lavoro di logistica fino alla capacità di coinvolgere un pubblico trasversale: dall’occhio esperto a chi si è avvicinato per curiosità all’atmosfera magica della rassegna capace di recuperare l’essenza del jazz, nato come genere musicale per tutti, ma troppo spesso considerato musica colta ed elegante".

Vale la pena ricordare gli artisti che si sono avvicendati sul palco: Gianluca Guidi & Elio Coppola trio con la speciale presenza di Benny Benack III; Leon Beal & Luca Giordano Band; Mario Venuti-Tropitalia Tour e Noreda Graves: "Tornare a piazzale Azzolino è tornare a casa – il commento di Fabio Vitolo, presidente dell’associazione ‘G. D’Annunzio organizzatrice della 18esima edizione del festival – fondamentale il supporto dell’amministrazione comunale, degli sponsor, tra cui Fondazione Carifermo e Solgas che permettono di rendere gratuite le serate, e delle attività commerciali come la ‘Locanda del Palio’ da sempre al nostro fianco".

Se il sindaco Paolo Calcinaro, raggiunto al telefono, ha sottolineato il ritorno per la città in termini di popolarità, Stefano Castori responsabile della comunicazione ha precisato come il ricco programma fatto di ‘non solo jazz’ ma anche blues e soul abbia ottenuto un riscontro positivo pure sui social con oltre 50.000 visualizzazioni: "Abbiamo raccolto l’eredità dell’idea nata nel 2004 dal compianto amico Stefano De Minicis, cercando di mantenere una qualità di alto livello – ha ricordato il direttore artistico Andrea Alfieri – con un’ attenzione particolare al service audio e luci per il quale va ringraziata la RS Project che ha reso i concerti, tutti sold out, fruibili in ogni angolo della piazza. La nostra ambizione? Un’edizione invernale".

g. c.