La doppia vita dell’imprenditore A processo per traffico di droga

Con lui alla sbarra altre quattro persone. Nell’auto del 34enne un vano segreto che si azionava con interruttori elettrici e permetteva di nascondere lo stupefacente destinato al mercato regionale.

di Fabio Castori

Aveva una doppia vita: una da onesto imprenditore edile, l’altra da pericoloso trafficante che, per conto di un’organizzazione internazionale, controllava il mercato degli stupefacenti nel Fermano e nelle Marche. Si tratta di un albanese di 34 anni, residente a Pedaso, che è finito alla sbarra per traffico di stupefacenti. Il processo per lui e altre quattro persone ha preso il via con l’audizione di alcuni acquirenti ed è stato aggiornato alla prossima udienza quando saranno ascoltati i poliziotti che hanno condotto le indagini. L’albanese era stato arrestato nell’ambito dell’operazione ‘Trexit’. Il giovane, gravemente indiziato di aver ceduto, in almeno una circostanza, oltre un chilo di cocaina, consegnata con l’utilizzo di un’auto dotata di un vano segreto al quale si accedeva tramite l’azionamento di interruttori elettrici non installati dalla casa costruttrice del veicolo ed utilizzato, come risulta dalle indagini per l’occultamento della sostanza stupefacente. Gli scomparti segreti erano dotati di idonea sigillatura per ostacolare le ricerche da parte delle unità cinofile. Per l’albanese si erano aperte le porte del carcere. Insieme a lui in manette erano finite altre quattro persone dopo essere state catturate dalla polizia di Reggio Emilia e Bologna. Si tratta di cinque misure cautelari in carcere firmate dal giudice delle indagini preliminari di Modena, su richiesta della Procura.

‘Trexit’ è il terzo filone delle inchieste che si sono dipanate tra il 2014 e il 2020 – denominate ‘Exit’ e ‘Rexit’ – tutte contro il narcotraffico nei territori, reggiani, modenesi e limitrofi, ma con vaste diramazioni in tutto il nord e centro Italia. L’attività investigativa era scaturita da un’indagine avviata dalla Procura reggiana nel 2017 che aveva consentito di scoprire un vasto traffico di sostanze stupefacenti – cocaina e marijuana in particolare – che era culminata nel gennaio 2021 con 29 misure cautelari per i reati di associazione a delinquere e, a vario titolo, di traffico internazionale di droga. Tra le persone arrestate, anche tre marocchini accusati di avere avuto rapporti consolidati con le associazioni a delinquere che erano state oggetto di indagine. Dal 2017 ad oggi, nell’ambito delle tre operazioni che si erano susseguite, erano state arrestate 107 persone; erano stati sequestrati 301 chilogrammi di hashish, 24,7 kg di cocaina, 2,1 kg di eroina, 31 kg di marijuana, 4 pistole illegalmente detenute e 192mila euro in contanti. Le sostanze stupefacenti provenivano prevalentemente dall’Olanda a bordo di auto dotate di doppi fondi segreti per provare ad evitare di essere scoperti.