L’Inrca punta su ricerca e sviluppo

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Cogliere le sfide del futuro, costruendo servizi e reti. È l’impegno dell’Inrca, l’istituto nazionale di ricerca che a Fermo rilancia la sua attività e scommette sulla sanità di domani. Proprio a Fermo si è tenuto un importante congresso medico, per parlare della gestione della reumatologia in una ottica integrata, legata al territorio e alla gestione socio sanitaria di ogni paziente. Una iniziativa che aveva la direzione scientifica di Pietro Scendoni e la partecipazione dei massimi esperti del territorio e non solo, con la partecipazione di Ombretta Di Munno, responsabile del centro osteoporosi dell’università di Pisa, Rinaldo Giancola, presidente della società italiana ortopedia e traumatologia, la reumatologa Nazzarena Malavolta dal Sant’Orsola di Bologna e tanti altri. Ad aprire i lavori il direttore generale dell’Inrca, Gianni Genga, che sottolinea: "Alla luce della riforma portata avanti dalla Regione Marche, l’Inrca conserva comunque la sua autonomia, quello che vogliamo fare è portare avanti la nostra attività di ricerca, calandola sul territorio e nell’assistenza alle persone. In questo senso va la nostra partecipazione al progetto smart village, con l’Ambito sociale e i comuni, per intercettare le necessità di anziani soli di tutto il fermano". Genga ha sottolineato che a Fermo si potenziano anche le attività, due i nuovi medici arrivati a rafforzare gli ambulatori di fisiatria e cardiologia. "Il nostro è un approccio multidisciplinare – sottolinea Scendoni – abbiamo qui grandi nomi di livello nazionale e tutti i colleghi del Murri e del territorio con cui già collaboriamo in maniera proficua, per portare nella vita delle persone i risultati delle nostre ricerche scientifiche".

a. m.