Maltrattamenti in un'Rsa di Fermo, l'assessore Saltamartini: "Marche parte civile"

Per loro divieto di avvicinamento alle persone offese e di esercitare la professione

Carabinieri (foto d'archivio)

Carabinieri (foto d'archivio)

Fermo, 9 agosto 2022 - Ancora una notizia di maltrattamenti in una struttura residenziale per anziani. I presunti maltrattamenti sarebbero avvenuti ai danni di alcuni ospiti di una rsa della provincia di Fermo. I carabinieri del Nas di Ancona, in collaborazione con il Comando di Fermo hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese con contestuale divieto dell'esercizio della professione nei confronti di tre operatori in servizio, a vario titolo nella struttura in questione. I militari hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dal gip il 5 agosto scorso a seguito di indagini articolate iniziate nel dicembre del 2021 coordinate dalla Procura di Fermo.

Gli elementi raccolti in fase preliminare hanno consentito di avviare una serie di approfondimenti investigativi e di documentare, anche con il successivo supporto di attività tecniche, abituali condotte di maltrattamento, fisico e psicologico, in danno di alcuni anziani ospiti.

I tre indagati per fatti di rilevanza penale, sono tutti operatori con qualifiche varie, in servizio nelle struttura in questione. L'insieme delle indagini, secondo l'accusa, ha fatto emergere condotte ritenute di particolare gravità ancora più perché rivolte verso soggetti fragili e vulnerabili, connotati una età avanzata e bisognosi di continua assistenza, cura e aiuto.

Le parole dell'assessore alla sanità Filippo Saltamartini

"La notizia dei maltrattamenti su persone di una casa di riposo nel fermano lascia davvero sgomenti. Qualora le persone verranno rinviate a giudizio la regione Marche si costituirà parte civile". Così l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini interviene sulla notizia dei tre operatori sanitari di una Rsa di Fermo raggiunti dal divieto di avvicinamento alle persone offese per presunti casi di maltrattamento accertati dai carabinieri del Nas di Ancona.

"Tali fatti, se hanno portato la polizia giudiziaria e la magistratura ad adottare misure cautelari nei confronti di presunti autori di maltrattamenti nei riguardi di persone affidate alla cura in strutture residenziali, - dice Saltamartini - sottolineano il preoccupante aumento di questi casi. In generale tali strutture sono autorizzate ed accreditate con il servizio sanitario regionale. Questa condizione del sostegno pubblico dovrebbe conferire una maggiore garanzia alle prestazioni eseguite, non il contrario".

L'eventuale costituzione di parte civile è stata decisa insieme al presidente della Regione Francesco Acquaroli. "Ognuno è tenuto ad assumersi le responsabilità delle proprie funzioni - conclude l'assessore - specie quando si tratta di persone così fragili e indifese. E la Regione vigilerà con il massimo rigore".