Maxi giro di guanti in lattice: nove indagati

Blitz dei carabinieri nell’abitazione di un imprenditore di Sant’Elpidio a Mare. Tutto è nato dal furto del materiale avvenuto a gennaio

Migration

di Fabio Castori

Una banda dedita ai furti e alla ricettazione di cui farebbe parte anche un imprenditore incensurato 49enne di Sant’Elpidio a Mare. E’ su nove persone indentificate tra il Fermano, il Maceratese e la Campania che indagano i carabinieri di Civitanova Marche, coordinati dalla Procura di Macerata. Nella prima mattinata di ieri, dieci militari dell’Arma in borghese hanno bussato a casa dell’imprenditore elpidiense e si sono presentati con un mandato di perquisizione. I carabinieri hanno setacciato l’intera abitazione e i garage, ma l’esito della perquisizione è tenuto nel massimo riserbo. L’unica cosa certa è che nel mirino degli investigatori ci sarebbe un grosso carico di guanti in lattice per uso sanitario trafugati dall’istituto Santo Stefano di Porto Potenza, dopo essere giunti dal porto di Ancona. Al momento oltre all’imprenditore elpidiense indagato per ricettazione, nel mirino dei carabinieri sono finiti un 37enne di Porto Sant’Elpidio, un civitanovese di 48 anni, cinque campani e un cinese, indagati a vario titolo per furto e ricettazione. L’indagine prende il via il 13 gennaio quando decine di migliaia di guanti in lattice, per un valore complessivo di 40mila euro, vengono rubati insieme ad un camion dal deposito dell’Istituto S.Stefano di Porto Potenza. La notte seguente, quattro dei componenti della banda, tutti campani, tentano di trafugare la seconda parte del carico, ma questa volta ad attenderli trovano i carabinieri che, dopo aver teso loro una trappola, li arrestano in flagranza di reato. Gli investigatori risalgono così al luogo dove è stata portata la prima parte del carico, rubata il giorno prima: un ingrosso di frutta a Sant’Elpidio a Mare. Il titolare però è estraneo ai fatti e lo dimostra attraverso le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza. Il commerciante ha solo fatto un favore ad un suo conoscente: l’imprenditore elpidiense, che gli ha chiesto di poter parcheggiare il camion e che il giorno seguente sarebbe passato a prenderlo. Così in effetti avviene e, dai fotogrammi dei filmati, vengono riconosciuti in quattro. Sono i due elpidiensi, il civitanovese e il cinese. Secondo gli investigatori i guanti rubati erano destinati al mercato dei bazar cinesi, dove è più difficile controllare la provenienza della merce. Da una prima ricostruzione ad occuparsi dei furti erano i campani che avevano un basita domiciliato in zona, ma sempre proveniente dall’area vesuviana. L’imprenditore elpidiense, il 45enne di Porto Sant’Elpidio e il civitanovese avevano invece il compito di spostare il carico per poi piazzarlo sul mercato.