Alla fine la voglia di stare insieme, ballare, giocare, di ascoltare della buona musica e perché no, la voglia di camminare per una ‘Notte a piedi scalzi’ è stata più forte dell’ondata di maltempo che nel primo pomeriggio si era riversata su Fermo e dintorni. La caparbietà dell’assessore al commercio e vicesindaco Mauro Torresi e dell’assessora alla cultura Micol Lanzidei ha fatto centro: di più, sullo spazio sabbioso da lei ideato e allestito in piazza del Popolo, l’amministratore comunale declinato al femminile ha aperto le danze con la pizzica salentina insieme al maestro Alessandro Moretti. "Per l’allestimento delle vetrine – ha spiegato Alessandra Remia titolare di Petit Bijou – abbiamo pensato al tema della leggerezza e libertà. Da noi sconti speciali per l’occasione, sin dal mattino".
I primi a prendere posto negli spazi loro riservati con gonfiabili, giochi e animazioni sono stati i bambini ma dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata, numerosissimi fermani e turisti hanno potuto approfittare dei molteplici eventi in programma per la notte colorata di divertimento organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con i commercianti del centro storico e con la partecipazione di diversi, compagnie e associazioni sportive: musica etnica e afro; danza popolare itinerante e danza del ventre; clown e giocolieri; ginnastica e zumba; importante concerto jazz con Mario Venuti; musei aperti fino a notte fonda.
"A piedi scalzi è un modo per sentire ogni battito della terra e quando non ci speri più, ecco la fitta al cuore. E il vuoto non fa più paura: è una notte d’estate da ballare scalzi fino all’alba": questo messaggio scritto sulla vetrina di ‘Namastè’ sembra scritto per Giulia la sposa che, scese le scale del Palazzo dei Priori, è stata coinvolta in un ballo appassionato dal gruppo della pizzica.
"Il periodo è molto difficile e complicato– il commento di Daniela Ferroni, titolare di Twins negozio di abbigliamento intimo e bambino – c’è molta gente in giro: speriamo che anche questo evento sia sulla strada di una definitiva ripartenza".
Gaia Capponi