"Ottima edizione, un Pitti effervescente"

Domani si chiude la fiera dedicata alla moda maschile. Gli imprenditori fermani sono soddisfatti: i clienti hanno voglia di tornare in presenza

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L’artigianalità e la qualità delle calzature del fermano stanno conquistando l’interesse dei numerosi buyer presenti all’edizione 102 di Pitti Uomo che si concluderà domani. Sono 682 brand in totale, di questi 280 proveniente dall’estero presentano le loro collezioni negli spazi della Fortezza da Basso esposte e organizzate in cinque macro aree. Il salone dedicato alla moda maschile contemporanea allarga i propri orizzonti temporali e fisici, proponendo nuovi contenuti e nuove collaborazioni, oltre a un calendario di eventi e lanci internazionali, che metteranno al centro dell’attenzione gli input più interessanti e coinvolgenti provenienti dalle principali scene fashion, oltre alla creatività e al saper fare di aziende e designer di rilievo internazionale. Tra gli espositori del fermano c’è anche Giampietro Melchiorri: "Ho nonato che i clienti hanno voglia, dopo la sospensione causata dalla pandemia, di venire alle fiere internazionali come il Pitti per ammirare le collezioni". Si sono rivisti anche i clienti esteri? "Certamente abbiamo avuto contatti con clienti esteri che non vedevamo da anni soprattutto europei e in particolar modo tedeschi, francesi e olandesi". Quindi è il Pitti della svolta? "I padiglioni hanno ricevuto un’affluenza importante. Da parte nostra l’interesse per la nuova collezione collezione è alto. I compratori hanno voglia di vedere qualcosa di nuovo sempre però caratterizzato dalla qualità e dall’artigianalità della nostra produzione calzaturiera. Anzi noto che oggi proprio l’artigianalità accompagnata da standard qualitativi elevati hanno assunto un valore importante particolarmente richiesto e apprezzato dai compratori".

Da Doucal’s, invece, i temi della tradizione calzaturiera del fermano incontrano esigenze contemporanee: dal fatto a mano alle tecnologie avanzate. Gianni Giannini spiega: "Ottima edizione, effervescente e positiva. Questa edizione estiva di Pitti è piena di clienti sia italiani che internazionali, anche se ovviamente mancano giapponesi, cinesi e russi". Quindi siete molto soddisfatti? "Siamo molto soddisfatti perchè c’è una grande attenzione per i brand che hanno lavorato bene e hanno una bella storia unita a dei prodotti di qualità e di ricerca". Quindi dal Pitti giungono segnali positivi come dimostrano i dati di Confindustria Moda diffusi durante la rassegna e relativi al primo periodo del 2022: "Ai buoni risultati archiviati nel 2021 (+13,4% l’export, +8,2% l’import nei dodici mesi), nel primo bimestre del 2022 fa seguito una prosecuzione del trend positivo del commercio con l’estero della moda maschile italiana. Pur tuttavia, export ed import presentano rispettivamente un rallentamento e un’accelerazione del ritmo di crescita rispetto a quello con cui si è chiuso lo scorso anno".