Picchiato, abbandonato e arrestato

Giovane ai domiciliari esce con la fidanzata, litigano sulla A14, lei lo prende a botte e lo lascia a piedi

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di Fabio Castori

A Napoli, direbbero “cornuto e mazziato“. In questo caso sarebbe meglio dire: picchiato e arrestato. Picchiato dalla sua ragazza nel corso di una lite, lasciato a piedi, quindi arrestato per essere uscito con la fidanzata ’manesca’ dopo essere evaso dai domiciliari. Una vicenda quanto meno particolare, quella che ha visto sfortunato protagonista un giovane che è finito in carcere per la voglia di uscire con la sua ragazza e, soprattutto, perché di solito a soccombere nelle liti è sempre il cosiddetto sesso debole.

L’episodio si è verificato intorno alle 21 dell’altro ieri, quando una pattuglia della polizia stradale di Porto San Giorgio sull’autostrada A14, area di servizio Piceno Est, ha tratto in arresto un ragazzo di 20 anni per evasione. In particolare, era stata segnalata, nell’area di servizio, l’aggressione ad un giovane da parte della propria fidanzata. La pattuglia della polizia stradale, giunta sul posto, ha appreso che, a seguito di un litigio, un ragazzo, privo di telefono, soldi e documenti, era stato abbandonato nell’area di servizio dalla propria fidanzata, che si era allontanata a bordo del proprio veicolo. Il malcapitato, grazie alla disponibilità offerta da un camionista di passaggio che gli ha prestato il cellulare, è riuscito a chiamare i propri genitori per farsi venire a prendere. All’arrivo della polizia, il giovane, mostrandosi agitato e spaventato per la presenza degli agenti, ha insospettito i poliziotti che hanno deciso di approfondire il controllo nei suoi confronti. Dall’accertamento dei precedenti di polizia nella banca dati, gli agenti hanno scoperto che il ragazzo avrebbe dovuto essere nella propria abitazione agli arresti domiciliari. Il giovane evaso, pertanto, dopo essere stato accompagnato nella sede della sezione della polizia stradale di Fermo e fotosegnalato dalla Scientifica della Questura, è stato arrestato e accompagnato nel carcere di Ascoli.