
Il sindaco Valerio Vesprini
Una soddisfazione infinita quella manifestata ieri dal sindaco Valerio Vesprini e dal suo vice, Fabio Senzacqua nella conferenza stampa tenuta forse per porre l’imprimatur sull’operazione da loro portata a buon fine del trasferimento della gestione del porto turistico dal privato, la società Marina, al Comune e da questi affidata in house alla SGDS. La conferenza si è svolta nel porto turistico, per restare in tema. Dal sindaco ma soprattutto dal vice sono state usate sentite parole di ringraziamento a chi ha collaborato nella vicenda e affibbiato randellate dure legnate a chi ha cercato remare contro, Su tutti la stampa in generale e l’opposizione del PD. In particolare quest’ultimo è stato criticato per non aver espresso la solidarietà a sindaco e vice quando hanno subito delle minacce. In ogni modo, secondo senzacqua c’è da prendere atto che Porto San Giorgio si trova a un punto di svolta definito "storico" con il passaggio della gestione del porto turistico alla società partecipata al 100% pubblica, SGDS Multiservizi. Senzacqua spiega, che la decisione di affidare il porto alla società in house, con un contratto iniziale di due anni prorogabile a tre, è vista come un’opportunità per un rilancio e per rafforzare il legame della struttura con la città e il territorio. Il passaggio è avvenuto con serenità. I sette dipendenti impiegati dalla gestione privata (sei ormeggiatori e un amministrativo) sono stati assorbiti dalla SGDS, e già nei primissimi giorni si registrano miglioramenti, come la riattivazione della guardiola all’ingresso, l’illuminazione notturna e i primi interventi di manutenzione e pulizia. Dal punto di vista economico, la gestione pubblica si basa su un Piano Economico Finanziario (PEF) che prevede ricavi medi annui di circa 1,3 milioni di euro e costi di gestione intorno a 1 milione, con 300.000 euro destinati a spese straordinarie. L’obiettivo della società pubblica non è fare utili, ma almeno raggiungere il pareggio di bilancio. Il porto è autofinanziato dai suoi utenti e non grava sulle spalle dei cittadini. Le tariffe per i diportisti rimarranno invariate fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, l’amministrazione ha un obiettivo per il futuro: puntare a una riduzione del canone del posto barca, a partire dal 2026.. l’amministrazione difende con forza la scelta della gestione pubblica, contrapponendosi a una linea politica, attribuita all’opposizione orientata al privato. La serietà e la trasparenza delle regole pubbliche rendono però complessa la gestione di alcune eredità del passato, come la situazione dei diportisti che hanno pre-pagato il posto barca per molti anni alla società decaduta.
Silvio Sebastiani