Proteste e rabbia: “Criminali arrestati, tutti rilasciati”

Associazioni, comitati e residenti di Lido Tre Archi alzano la voce: “Subiamo la presenza nel quartiere dei ‘soliti noti’, con i loro cani da combattimento e le occupazioni abusive”

Fermo, 19 aprile 2024 – “Mesi di indagini, ore ed ore di lavoro, un intenso e fruttifero lavoro investigativo gettato alle ortiche. Questo è il ringraziamento alle forze dell’ordine che negli ultimi mesi erano riuscite a mettere all’angolo, almeno una parte della malavita che infesta Lido tre Archi e rende sempre più difficile il rilancio del quartiere".

La polizia durante un’operazione a Lido Tre Archi
La polizia durante un’operazione a Lido Tre Archi

A parlare congiuntamente sono i presidenti dell’Associazione piccoli proprietari case, di Assocasa asssociazione utenti assegnatari inquilini, di Confabitare Fermo, del Corta comitato residenti tre archi e Omnia Casa amministrazioni immobiliari. "Sono fortissime in questi giorni – spiegano - le proteste e la rabbia dei residenti per dover subire ancora una volta la presenza nel quartiere dei "soliti noti", con i loro cani da combattimento e il corollario di violenze gratuite e occupazioni abusive. A nulla vale l’ordinanza del ministero della Salute del 6 agosto 2013 concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. Nell’ordinanza si dispone che è vietato possedere o detenere cani registrati ai delinquenti abituali o per tendenza; a chi è sottoposto a misure di prevenzione personali o a misure di sicurezza personale; a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni; a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva o decreto penale di condanna; ai minori di 18 anni, agli interdetti e agli inabili per infermità di mente.

I presidenti delle associazioni sottolineano come da giorni il quartiere sia di nuovo nella bufera e come i componenti del clan di nordafricani sgominato dalla polizia a settembre siano stati tutti scarcerati: "Come avevamo ampiamente previsto, si alza il livello di sfida alle forze dell’ordine, alle istituzioni, e alla amministrazione comunale, palesemente incoerente e inaffidabile, la quale, invece di "costruire" sicurezza per i propri cittadini, per i turisti, per salvaguardare le attività economiche e rilanciare la costa sotto il profilo turistico, costruisce palestre e una comunicazione tutta tesa a glorificare le opere di regime. La misura è davvero colma. Se con la passata gestione prefettizia si era giunti ad un accettabile livello di collaborazione, ora è tempo di dare attuazione completa al memorandum sulla sicurezza, con l’avvio delle procedure per l’istituzione del posto fisso delle forze dell’ordine. Il sindaco di Fermo, che si era impegnato ad aprire il locale di via Aldo Moro alla polizia locale dia seguito alle sue promesse".