Lido Tre Archi: si barrica in casa per ore e minaccia di uccidersi lanciando piatti e uova contro le forze dell’ordine

L’uomo, da poco uscito dal carcere, tirava oggetti contro polizia e vigili del fuoco ogni volta che tentavano di avvicinarsi. Si è anche inflitto ferite alle braccia

Fermo, 5 aprile 2024 - “Voglio il mio medico o mi uccido”. Prima questa richiesta e poi, dopo essersi barricato in casa, un lancio incontrollato di oggetti contro chiunque provasse ad avvicinarsi.

L’allarme è scattato questa notte in un appartamento al secondo piano di una palazzina di Lido Tre Archi, situata in via Nenni al civico 16,  e a tenere in scacco polizia, vigili del fuoco e 118, e stato un giovane tunisino appena uscito dal carcere.

Nonostante i tentativi di mediare da parte degli uomini della questura la situazione e andata avanti per ben dieci ore, finché sul posto è giunto uno psichiatra dell’ospedale “Murri”, che è riuscito a calmare il giovane e a convincerlo a desistere.

Il nordafricano ha dato in escandescenza nella notte iniziando a lanciare di tutto dal balcone di casa: piatti, bicchieri, stoviglie, ortaggi, uova e frutta contro gli agenti e i vigili del fuoco, che stavano tentando di avvicinarsi per riportarlo alla ragione.

Alcuni oggetti hanno centrato le auto della polizia, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito tra le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenute cinque pattuglie della squadra volanti e due mezzi dei vigili del fuoco.

Il tunisino però, armato di un coltellaccio da cucina non ha mai fatto avvinare nessuno, minacciando di togliersi la vita.

Nel frattempo si è inferto delle ferite alle braccia, insistendo di voler incontrare solo il suo medico, che poi è risultato essere lo psichiatra giunto sul posto.

Alla fine il giovane ha desistito: è stato condotto in ambulanza in ospedale ed è stato ricoverato nel reparto di psichiatria.

Il tunisino appartiene al clan di nordafricani che per diverso tempo ha controllato il mercato della droga lungo la costa ed era finito in carcere con la maxi operazione della polizia scattata a settembre. Da pochi giorni gli erano stati concessi gli arresti domiciliari.