ALESSIO CARASSAI
Cronaca

Recupero di due storiche chiese

Sono San Vito Martire nel centro storico di Monte Vidon Corrado e il piccolo edificio rurale di San Liberato

La chiesa di San Vito Martire nel centro storico di Monte Vidon Corrado

La chiesa di San Vito Martire nel centro storico di Monte Vidon Corrado

Partiranno a breve i lavori per la ristrutturazione della chiesa di San Vito Martire nel centro storico di Monte Vidon Corrado, mentre sta prendendo forma il progetto di recupero della piccola chiesa rurale di San Liberato. Sono operazioni completamente diverse che l’Amministrazione di Monte Vidon Corrado, guidata dal sindaco Elio Vincenzi, sta portando avanti in stretta collaborazione con la Curia arcivescovile di Fermo, quest’ultima proprietaria dei due immobili in questione.

Nel caso della chiesa di San Vito Martire, si tratta della principale chiesa del paese, dichiarata inagibile dopo il sisma del 2016 e da allora chiusa al culto. "Siamo felici del rapporto di collaborazione che si sta sviluppando con la Curia di Fermo – spiega Elio Vincenzi – noi come Amministrazione stiamo agevolando le pratiche di nostra competenza. Nel caso della chiesa di San Vito, rappresenta le prima chiesa del paese, un immobile caro alla popolazione e anche prezioso dal punto di vista architettonico nel contesto urbano. Il progetto è stato approvato ed ha ottenuto attraverso i fondi sisma un finanziamento di circa un milione di euro, che servirà a ristrutturare e apportare gli opportuni adeguamenti sismici. I lavori saranno eseguiti dal tecnici della Curia, ma siamo fiduciosi che entro la fine dell’anno i cittadini potranno riappropriarsi di questo luogo cosi caro dove svolgere le varie funzioni, magari per Natale".

In riferimento alla chiesa di San Liberato, una piccola struttura sita sull’omonimo colle a confine con Montegiorgio, esiste al momento un progetto completamente differente a cui l’Amministrazione sta lavorando con l’intento di riqualificarla e renderla un luogo dedicato alla promozione della cultura e del turismo. Qualche anno fa persino il Comitato Fai di Fermo, aveva cercato di richiamare l’attenzione delle istituzione con l’intento recuperare questa piccola chiesa oltre che per il valore paesaggistico, anche perché su questa collina si svolgeva un’antichissima fiera dei cavalli. "Abbiamo avviato una pratica per chiedere alla Curia di Fermo di poter acquisire la proprietà della chiesa di San Liberato – continua Vincenzi – un luogo strategico sia per la bellezza paesaggistica, ma anche per creare sentieri di valore turistico per gli appassionati di trekking e mountain bike. Abbiamo già in mente diverse opzioni e iniziative, su questa bellissima collina si potrebbero organizzare anche eventi di natura culturale".

Alessio Carassai