Ristoratori senza pesce

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L’enorme aumento del costo del carburante ha messo in ginocchio gli armatori, le cui barche ne consumano migliaia di litri al giorno, e si sono trovati a doverli pagare tre volte tanto rispetto solo a qualche mese fa. Per questo motivo hanno attuato un periodo di fermo, che si conclude domani. A patirne immediate e negative conseguenze i ristoranti, come non fossero bastati il Covid e il caro bollette. Soprattutto si è venuto a trovare in difficoltà chi, come “Da Elvezio” dell’omonimo chalet ristorante sul lungomare sud di Porto San Giorgio, fa dell’uso del prodotto fresco."Il loro sciopero – dice – ci crea qualche problema perché il pesce non si trova, ma è una protesta sacrosanta e del tutto condivisibile. Noi all’inizio del fermo dei motopescherecci ne abbiamo messo da parte un certo quantitativo e in parte congelato avvertendo i clienti che al momento pesce fresco non si trova. Qualcuno se ne lamenta ma questa è la situazione e noi ne subiamo le conseguenzae. Spero si torni presto alla normalità, ce ne è tanto bisogno perché tra pandemia, guerra, aumenti energetici non se ne può proprio più".