SCUOLA MEDIA UGO BETTI

Dal 2012 il 20 marzo si celebra la giornata dedicata al sentimento che tutti noi ricerchiamo nella vita

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"Per me la felicità è come la chimica, e stare in famiglia è come un esperimento ben riuscito". "Per me la felicità è essere diversi, liberi di esprimersi e raggiungere i propri sogni". "La vita è composta da fette di felicità che si trovano nelle piccole cose e che si devono assumere quotidianamente come pilloline per l’anima". "Per me la felicità consiste nel divertirsi insieme ad altre persone che possono essere amici o parenti". "Per me la felicità è il suono di una pallina da tennis".

Dal 2012, il 20 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Felicità. Le Nazioni Unite la definiscono "un ambiente sociale in cui le persone percepiscono un senso di appartenenza, un posto in cui gli uni si fidano degli altri e delle loro istituzioni condivise. In un ambiente sociale felice c’è più resilienza, poiché la fiducia condivisa riduce il peso delle difficoltà, e quindi diminuisce la disuguaglianza del benessere".

Da sempre l’uomo si interroga e va alla spasmodica ricerca della felicità: raggiungerla è l’obiettivo primario di ognuno di noi. Ma che cos’è davvero la felicità? Poeti, scrittori del presente e del passato, canzoni hanno dato una propria prospettiva. Anche noi lo abbiamo fatto, riflettendo nell’ambito di un percorso che ha attinto alla letteratura, alla musica, all’arte e che ci ha coinvolti in prima persona come adolescenti, perché è proprio in questa fase effervescente e complessa della nostra vita che ci si pongono domande, e si va alla ricerca di un senso. Abbiamo dibattuto, abbiamo scritto.

La felicità ha il ‘rumore’ dei videogiochi, il rombo dei motorini, le partite della nostra squadra di calcio preferita, dei primi amori e delle serie tv. Ma soprattutto ha il rumore della famiglia, della compagnia degli amici e del benessere interiore.

Anche affrontare la vita con ottimismo e ironia per non farsi troppi problemi e alleggerire le situazioni, accomuna molti di noi.

Ci siamo sorpresi di quanto a volte la felicità sia nell’attesa di un lieto evento più che nell’evento stesso, e che la vera felicità è imprevedibile, rifugge definizioni universali così come ogni piano ben progettato, e forse dura solo un istante. In conclusione la felicità è poliedrica, multiforme. Per questo ci sentiamo di dire a voi lettori, che il rumore della vostra felicità risiede dentro di voi ed è vostro dovere scoprirlo e realizzarlo.

Classe III E