Scuole, fondi contro l’abbandono

Un freno alla dispersione. Il Ministero stanzia più di 600mila euro per alcuni istituti superiori del Fermano

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di Angelica Malvatani

"Il Ministero dell’Istruzione ha ripartito fra le scuole marchigiane risultate assegnatarie un fondo da 8,5 milioni di euro per la riduzione dei divari territoriali e il contrasto alla dispersione scolastica". A dirlo è il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso che parla della scuola come uno degli assi portanti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che è ormai in piena fase operativa. Risorse significative che arriveranno anche a Fermo e nel fermano, nell’elenco delle scuole figurano diverse realtà del territorio.

C’è l’istituto comprensivo tecnico commerciale di Amandola, che avrà circa 78 mila euro, l’Ipsia Ricci di Fermo con 208 mila euro, l’Itet Carducci Galilei, con 112 mila euro, il liceo artistico Preziotti Licini, con 109 mila euro e il liceo classico Annibal Caro con 100 mila euro. All’istituto professionale Carlo Urbani di Porto Sant’Elpidio andranno invece 154 mila euro. Un ottimo risultato per le scuole, il sottosegretario spiega che "i finanziamenti daranno la possibilità a ciascuna scuola di articolare dei piani d’intervento personalizzati, sulla base delle rispettive peculiarità sociali e territoriali. Ad esempio, potranno essere programmati l’incremento dei docenti in organico, sinergie con Istituzioni locali o con associazioni di volontariato, progetti di sostegno a studenti e famiglie, attività di orientamento".

Ciascuna scuola potrà programmare gli interventi come ritiene più opportuno, di sicuro si tratta di percorsi di miglioramento della propria attività proprio mirati a ridurre la dispersione scolastica, un fenomeno in aumento costante. "I due anni e mezzo di pandemia hanno colpito più duramente quelle realtà e quelle fasce di popolazione che già prima erano maggiormente in sofferenza: ora abbiamo gli strumenti per arginare questa pericolosa deriva, ridando fiducia e speranza a chi si è sentito abbandonato dallo Stato. Bisogna fare di tutto, conclude Sasso, affinché nessuno rimanga indietro". Il senatore del Pd Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione beni culturali e istruzione del Senato della Repubblica, sottolinea l’importanza di un intervento che consentirà di costituire "reti di scuole per affrontare le questioni territoriali più complesse e promuovere attività di co-progettazione e cooperazione tra scuola e comunità locale, valorizzando la sinergia con i servizi sociali e sanitari, con il mondo del lavoro, con il volontariato e il terzo settore".

Verducci aggiunge che si tratta di un intervento strategico e di grande importanza: l’abbandono del percorso scolastico toglie opportunità alle fasce sociali svantaggiate. A questa iniziativa fondamentale seguirà, entro la fine dell’anno, l’impegno assunto dall’Italia nel Pnrr di revisione delle norme sul dimensionamento scolastico. Su questo, continueremo il lavoro contenuto nel disegno di legge che ho presentato che vuole ridurre il numero degli alunni per classe, con l’obiettivo di salvaguardare gli istituti dell’entroterra, ripensando e rafforzando la scuola laddove rischia di scomparire, sostenendo in particolare le scuole dei comuni delle aree montane e interne, dei piccoli paesi".