Task force per affrontare i disturbi dell’apprendimento

Rinnovato il protocollo d’intesa tra l’Asur, gli istituti, l’Aid e la Provincia di Fermo: "Inclusione e comprensione"

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Una scuola che include e non lascia indietro nessuno. Si compie nel fermano quella che è la missione degli enti locali e della scuola stessa, un esempio virtuoso nella gestione dei bisogni speciali da parte di alunni con i più diversi disturbi dell’apprendimento. Ieri in Provincia a Fermo è stato rinnovato il protocollo d’intesa che rappresenta una vera eccellenza a livello nazionale nella gestione delle problematiche scolastiche, un’intesa che con il coordinamento dell’ente provinciale vede insieme il mondo della scuola, le associazioni e l’Asur. Il vice presidente della Provincia, Stefano Pompozzi, ricorda che il percorso è cominciato nel 2015 e l’obiettivo era quello di sostenere il personale docente e le famiglie alle prese con i disturbi specifici dell’apprendimento: "Nel tempo è nato un osservatorio permanente su questa questione, offriamo informazioni e punti di riferimento, ci sono protocolli chiari e modalità di intervento, oltre a screening il più possibile precoci per accompagnare i ragazzi in un percorso scolastico il più possibile sereno". Un ruolo fondamentale lo gioca l’associazione italiana dislessia, con la referente Lucia Iacopini che gestisce anche momenti formativi e che ha fatto nascere una guida vera sui disturbi dell’apprendimento: "Oggi ci apriamo anche ai Bes, i bisogni educativi speciali, la Provincia offre il coordinamento, i soggetti firmatari sono il braccio operativo sui territori".

Gli istituti scolastici di rifermento sono l’Ipsia a Fermo e l’Urbani a Porto Sant’Elpidio, cui si è aggiunto da quest’anno l’Isc dei Sibillini. Sergio Corsi, per l’unità operativa cure tutelari con l’Umea, il consultorio familiare e il supporto per l’età evolutiva: "Le figure fondamentali sono quelle degli psicologi, noi dovremo trovare figure pronte ad affrontare le prossime emergenze. In questo momento abbiamo due psicologhe esperte che stanno per andare in pensione. Credo che occorrerà accendere un’attenzione in più sui disturbi d’ansia, dopo le esperienze negative che i ragazzi hanno vissuto sul territorio, dal terremoto al Covid".

Lucia Iacopini ricorda che a libello nazionale Fermo ha proposto un modello di gestione buono per tutti: "Quello che fa bene ad un ragazzo con un disturbo dell’apprendimento va bene per tutti gli studenti". I dirigenti di Ipsia e Urbani, Bernardini e Vespasiani, spiegano come i ragazzi si sentano oggi meno soli e gli stessi insegnanti vengono messi nelle condizioni migliori per intervenire con i giusti strumenti. La dirigente dell’Isc dei Sibillini Alessandra Di Mascio si è detta soddisfatta del contributo che gli osservatori offrono a insegnanti e famiglie, nella gestione di una situazione altrimenti difficile. A supportare l’azione della Provincia e dei vari attori anche Alessandro Ranieri, coordinatore dell’Ambito XIX, che spiega come si debba sempre di più lavorare sulle competenze e sulle capacità che ogni bambino possiede. Dunque le parole chiave sono conoscenza e inclusione, perché la scuola sia davvero uguale per tutti.

Angelica Malvatani