
La polizia ha svolto i rilievi del caso nell’intento di ricostruire la dinamica di un accaduto che, anche grazie all’esperienza del paracadutista, non ha avuto conseguenze ben più drammatiche
Sono giorni poco fortunati per gli amanti del volo. A pochi giorni di distanza dal caso dell’ultraleggero precipitato tra Osimo e Castelfidardo decollato dall’aviosuperficie di Montegiorgio con pilota e passeggero che fortunatamente sono riusciti a salvarsi. Ieri, è stata la volta di un altro atterraggio d’emergenza, stavolta con protagonista un paracadutista che ha riportato diverse fratture ma, anche in questo caso, fortunatamente, non è dato in pericolo di vita.
Il fatto è accaduto poco dopo le 13: il paracadutista, un abruzzese di 57 anni, peraltro di lungo corso e, dunque, esperto avendo anche partecipato a qualche campionato nazionale si era lanciato nel vuoto dal velivolo decollato dall’aviosuperficie di San Tommaso alle Paludi quando, stando a quanto ipotizzato da esperti di dinamiche di questo tipo, il suo paracadute ha cominciato a ruotare in maniera sempre più vorticosa, facendo roteare su se stesso il paracadutista e, di fatto, impedendogli di districarsi ed trovarsi nelle condizioni di aprire il paracadute d’emergenza in tempo utile per un atterraggio morbido.
Il 57enne, alla fine, è riuscito ad aprirlo ma ormai era a quota troppo bassa. Di qui l’impatto, violento, in un terreno vicino all’aviosuperficie. Sul posto il 118 e la Croce Verde di Porto Sant’Elpidio. Nella precipitosa caduta, il paracadutista avrebbe riportato qualche frattura alle gambe e al bacino ma le sue condizioni non destano serie preoccupazioni. Ciò nonostante, considerata la dinamica dell’incidente, si è optato per un trasferimento a Torrette.
Intanto sul posto, la polizia svolgeva i rilievi del caso nell’intento di ricostruire la dinamica di un accaduto che, anche grazie all’esperienza del paracadutista, non ha avuto conseguenze ben più drammatiche. Questo episodio, insieme a quello del velivolo precipitato il primo gennaio con pilota e passeggero in salvo, sono due vicende accorse agli amanti del volo che hanno salutato in maniera diversa da sempre l’inizio del nuovo anno nel fermano.
Marisa Colibazzi