Un viaggio affascinante attraverso 18 Comuni

Due weekend per raccontare e scoprire un territorio . Fermo proporrà la vicenda. di Antonio e Laurina

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Fanno festa i borghi delle Marche, settembre è il tempo delle storie, delle tradizioni, del recupero di un passato che è più vivo che mai. Hanno aderito 18 comuni della provincia di Fermo a Marche storie, il progetto della Regione che sostiene i borghi e le loro peculiarità, attraverso il teatro, la musica, la ricerca storica. I fermani si sono ritrovati nella sede della Provincia, la casa di tutti, per parlare di eventi grandi, sparsi per il territorio e diffusi tra il prossimo fine settimana e quello successivo. Il presidente Michele Ortenzi, insieme con la consigliera Pisana Liberati, parla della soddisfazione di tenere insieme tante iniziative, per un viaggio che sarà un modo per raccontare il territorio tutto: "I comuni si sono uniti in maniera convinta, anche nella promozione, la Provincia resta dunque la casa dei comuni", sottolinea Ortenzi. Ci sono tutti, da Altidona passando per Amandola e poi Belmonte, Servigliano, Smerillo, Monteleone, Falerone, Monterubbiano, Fermo con Torre di Palme, Montefortino, Montappone, Monte San Pietrangeli, Monte Vidon Corrado, Monte Vidon Combatte, Massa Fermana, Montegiorgio, Montelparo, Monte Rinaldo. Ognuno ha trovato storie antiche e ha inventato il modo per raccontarle, col teatro, le emozioni, i costumi, le pagine di un libro che sembra prender vita. Fermo, città capoluogo, ci mette il cuore, il borgo più bello d’Italia e la storia di Antonio e Laurina, i due amanti che hanno vissuto e sono morti proprio nel nome dell’amore.

L’assessore alla cultura, Micol Lanzidei, racconta di tre giorni tutti da vivere, da domani e fino al 4 settembre: "E’ bellissimo essere tutti insieme per Marche storie e mettere in campo risorse come Proscenio o Cantiere collettivo per la musica. Avremo narrazioni teatrali con Adolfo Leoni, momenti dedicati alla Cavalcata, menu a tema in ogni locale e escursioni naturalistiche insieme con Galee Sibilline. Cornice sarà il cortile del museo archeologico di Torre di Palme, aperto anche in orario serale, perché certe storie non finiscono mai di raccontarsi".

Leoni spiega che è un dovere curare la propria storia, non perdere le voci e il dolore di chi si è perso cercando un ideale, di chi ha lottato per una identità. In questo senso vanno le iniziative dei vari comuni, si sono messi insieme Servigliano, Balmonte, Monteleone e Smerillo, con la direzione artistica di Paola Giorgi che sottolinea: "Siamo partiti dal riconoscimento della casa della memoria di Servigliano come monumento nazionale, abbiamo poi trovato la storia di una donna, attrice, profuga qui, una storia che ci ha aperto il cuore e da cui siamo partiti. Ileana Sviben sarà presente e ci racconterà la sua vicenda, poi partiremo per il racconto con l’aiuto del teatro, in giro per i vari comuni, insieme con Cesare Catà, con momento di storia e di musica, riflessioni e incontri".

a.m.