Unità nazionale e forze armate, celebrazione dei caduti in guerra

Per ricordare il dolore e la morte che ogni conflitto porta con sé anche ieri la commemorazione coi ragazzi di Capodarco

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Piove il 4 novembre, dopo i lunghi mesi della siccità, e pare quasi che a cadere siano le lacrime di tutte le mamme che in ogni tempo hanno perso un figlio in guerra. La celebrazione del giorno dell’unità nazionale e delle forze armate celebra la fine della prima guerra mondiale e ricorda tutti i caduti in guerra. Le parole più sentite le ha avute il vescovo Rocco Pennacchio che ha officiato la solenne celebrazione, alla presenza delle autorità civili e militari, del volontariato, di semplici cittadini che vogliono dedicare una preghiera alle giovani vite spezzate. L’omaggio al monumento ai caduti è valso al prefetto Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi un momento di raccoglimento e la lettura del messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La cerimonia è proseguita come consuetudine a Capodarco, con la deposizione di una corona d’alloro sul monumento ai caduti. Presenti gli alunni delle classi terza, quarta e quinta della locale scuola Primaria che hanno cantato l’inno nazionale e fatto sentire la loro sentita partecipazione sventolando anche le bandierine tricolore. Al termine il sindaco Paolo Calcinaro ha voluto esprimere gratitudine ai presenti ringraziando le autorità, i cittadini, gli alunni, la scuola ed i docenti per questa loro bella partecipazione. Alunni, in questo caso della locale scuola media, presenti e ringraziati dal sindaco anche a Torre di Palme che hanno aperto e chiuso la cerimonia di apposizione di una corona d’alloro sulla lapide con canti, e la poesia di Ungaretti.