Violenza sessuale a Porto Recanati, si stringe il cerchio sul branco

Proseguono le indagini, ascoltate le due minorenni e i buttafuori del locale

Violenza sessuale (foto d'archivio)

Violenza sessuale (foto d'archivio)

Porto Recanati, 7 aprile 2018 - Si stringe il cerchio intorno al gruppo di nordafricani che la notte di Pasqua avrebbe aggredito e violentato due 17enni, una di un paesino dell’entroterra fermano, l’altra del maceratese. Le due amiche, che erano state prese di mira subito dopo essere uscite da una discoteca di Porto Recanati, sono state sentite ieri, in modalità protetta e con l’assistenza di una psicologa, dagli uomini della squadra mobile di Macerata, guidata dal commissario Alessandro Albini. Le 17enni hanno ripercorso passo per passo quanto accaduto tra le 3 e le 5 di quella maledetta notte ed hanno fornito agli inquirenti ulteriori particolari per riuscire a dare un nome e un volto agli aggressori.

La polizia, intanto, ha rintracciato e interrogato i buttafuori e altre persone che erano fuori dal locale quella sera. L’attività investigativa della questura, coordinata dal procuratore capo Giovanni Giorgio, procede a ritmi serrati e gli elementi raccolti in questi giorni hanno permesso di delineare un quadro più preciso della situazione, che a breve potrebbero avere sviluppi significativi. L’attenzione della polizia si sta sempre più concentrando su quel gruppo di nordafricani, che gli uomini del servizio di sicurezza del locale non avevano fatto entrare in discoteca quella sera ed in particolare.

Un gruppo nutrito che aveva provocato anche qualche tafferuglio all’esterno e nel quale si nasconderebbero gli autori dell’aggressione e degli abusi sessuali. Non ci sarebbero dubbi sulle violenze subite, certificate anche dai medici del pronto soccorso di Fermo, dove due giorni dopo si sono recate le 17enni. Sui loro corpi sarebbero stati riscontrati, graffi, escoriazioni, lividi sul collo, sulle braccia e sui fianchi.