"Yacht invaso dal fumo, non ho visto le fiamme"

Bruno Familiari stava dormendo nella barca. "Un gran botto ha fatto saltare i vetri" FOTO L'incendio

(Foto Zeppilli)

(Foto Zeppilli)

Porto San Giorgio (Fermo), 8 ottobre 2014 - “Da come sta emergendo a livello di opinione pubblica sarei di sicuro io il responsabile del fuoco che la notte di sabato ha incenerito quattro barche (foto). Ma questo non risponde a verità”. Il dottor Bruno Familiari, proprietario della barca di 15 metri Frank Mandine contesta in maniera sicura e decisa la certezza da alcuni sostenuta che le fiamme abbiano avuto origine dal suo yacht: “Stavo dormendo – racconta – quando sono stato svegliato da un gran botto. Si sono rotti i vetri e l'oblò ed è entrato dentro un gran fumo che mi ha un po' intossicato. Ho cercato di uscire incontrando tanta difficoltà. Chi era fuori ha detto di aver visto delle fiamme ma a me non risulta: non c'erano né nella mia cabina né nel soggiorno e neanche nelle cabine degli ospiti. Per quanto mi riguarda ho notato dei bagliori dall'esterno, ma non fiamme provenienti dal mio yacht”.

Il dottor Familiari è un professionista importante e serio che dirige degli ambulatori medici a Crotone, in cui risiede, è conosciuto ed opera in molte altre parti d'Italia. L'ipotesi che il fuoco avesse avuto inizio nella sua imbarcazione potrebbe essere legata al fatto che era la sola delle quattro divorate dalle fiamme in cui vi fosse qualcuno a bordo. Gli stessi inquirenti ancora non hanno individuato con certezza né le cause dell'incendio né da quale barca fosse scaturito. Le indagini sono condotte, ognuno secondo le proprie competenze, da polizia di Stato, ufficio circondariale marittimo e vigili del fuoco. La polizia per gli aspetti penali, il Circomare per quelli amministrativi e i pompieri per quelli tecnici. Dopo il summit tenuto lunedì al Commissariato, ieri sono continuati gli interrogatori dei testimoni.

L'unica cosa a trapelare e sulla quale gli inquirenti concordano è che quasi di sicuro l'incendio non è stato doloso. Riguardo alle cause dell'incendio il comandante del circomare, Fabrizio Saverio Strusi, riferisce che non è certo si sia trattato di corto circuito e che questa è solo un'ipotesi al vaglio insieme ad altre. Anche per ciò che concerne da quale barca sia partito non si hanno certezze: “Il fuoco – precisa il comandante – si è sprigionato dal centro poppa ma non è ancora chiaro se del Frank Mandine o dell'unità accanto. Stiamo raccogliendo le testimonianze in proposito”. Accanto alla Mandine c'era Nove Nine. Poi venivano Morgana e Many 3. Il dottor Familiari era giunto venerdì per trascorrere qualche giorno di vacanza e sabato notte si è trovato in mezzo allo spaventoso rogo, che gli ha distrutto la barca, ma da cui si è fortunatamente salvato. Al porto turistico di Porto San Giorgio attraccava da 5-6 anni: “Sono venuto – sottolinea - perché la zona mi piace e vi si trovano molti miei amici. A Porto San Giorgio mi conoscono tutti”.