FERRARA
Ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato l’operatore scolastico di 37 anni accusato di abusi sessuali su due alunni. Che a settembre scorso era stato arrestato dai carabinieri al termine delle indagini avviate dopo la denuncia dei genitori dei ragazzi. Il 37enne, assistente amministrativo in quota Ata a volte ‘prestato’ all’insegnamento in una scuola media della città, Il 37enne, stando alle accuse formalizzate dal pubblico ministero Fabrizio Valloni, avrebbe avvicinato i due alunni in un parchetto non lontano dalla scuola. Qui, in più occasioni, li avrebbe indotti a mostrargli le parti intime, esibendosi a sua volta. Uno dei due ragazzi, il più giovane, sarebbe anche stato palpeggiato. Ma non è tutto. Sempre stando all’impianto accusatorio, i ragazzi sarebbero anche stati oggetto di pressioni psicologiche finalizzate a convincerli a prendere parte agli incontri sessuali. L’educatore li avrebbe infatti minacciati di escluderli durante le lezioni in classe, non permettendogli di intervenire o alzare la mano per parlare. Una prospettiva che è bastata a tenere sotto scacco i minori.
A far scattare la denuncia sono stati i racconti dei giovani ai genitori. Questi ultimi avevano infatti notato comportamenti strani, come videochiamate o messaggi fino a tarda sera tra l’operatore scolastico e i propri figli e un rapporto anomalo con l’educatore. Questioni di cui hanno subito chiesto conto ai figli, trovando i riscontri che cercavano. A quel punto si sono rivolti ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Ieri l’udienza preliminare nel corso della quale è stata accolta la richiesta di abbreviato avanzata dai legali dell’imputato Eugenio Gallerani e Silvia Callegari. Discussione il 5 maggio.