VALERIO FRANZONI
Cronaca

Berco, ore d’ansia ai cancelli. Domani l’incontro al ministero. E qualcuno dona acqua agli operai

Altra giornata di presidio per i lavoratori, in attesa del vertice al quale sono appese le ultime speranze. Il gesto di solidarietà di un anonimo, il sindaco: "Piccoli atti che ricordano l’impotanza di essere comunità".

Altra giornata di presidio per i lavoratori, in attesa del vertice al quale sono appese le ultime speranze. Il gesto di solidarietà di un anonimo, il sindaco: "Piccoli atti che ricordano l’impotanza di essere comunità".

Altra giornata di presidio per i lavoratori, in attesa del vertice al quale sono appese le ultime speranze. Il gesto di solidarietà di un anonimo, il sindaco: "Piccoli atti che ricordano l’impotanza di essere comunità".

È fissato per domani l’atteso incontro a palazzo Piacentini a Roma, sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, per affrontare gli ultimi sviluppi della complessa vertenza Berco. Un tavolo importante, sul quale si ripongono speranze di una riapertura del negoziato per salvaguardare l’occupazione all’interno dello stabilimento copparese. Lo auspicano i lavoratori che, lunedì scorso, si sono riuniti in presidio dinanzi alle portinerie della fabbrica nell’ambito delle otto ore di sciopero proclamate a seguito della comunicazione da parte dei vertici aziendali dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per 247 dipendenti, a pochi giorni di distanza da un altro atto unilaterale: la disdetta del contratto integrativo aziendale a decorrere dal prossimo primo marzo. E lo auspicano le segreterie territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uil Uilm che, nel condannare l’atteggiamento dell’azienda, si augurano che quest’ultima sia presente al tavolo e possa aprire ad un confronto per trovare una soluzione condivisa che contempli anche la possibilità di impiegare gli ammortizzatori sociali a disposizione per affrontare la situazione di crisi.

Al fianco di sindacalisti ed Rsu vi saranno anche l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Paglia e il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni, pronto ad invitare il ministro Adolfo Urso a chiedere all’azienda il ritiro – o almeno la sospensione – della procedura di mobilità e fermare il timer dei 75 giorni previsti dalla normativa vigente per agevolare una trattativa tornata in salita. Lo stesso primo cittadino, anche ieri, ha fatto visita al presidio dinanzi alla portineria ovest della fabbrica di lavoratrici e lavoratori, che hanno osservato altre quattro ore di sciopero scaglionate sui diversi turni. E in quel contesto è venuto a conoscenza di un piccolo, ma significativo gesto di vicinanza e solidarietà da parte di un cittadino che ha portato due casse d’acqua (nel tondo) per i dipendenti in sciopero, manifestando il proprio sostegno e ricevendo in cambio sentita gratitudine: "Un grazie – scrive il sindaco Pagnoni sul proprio profilo Facebook – a cui mi voglio associare, perché questi piccoli grandi gesti ci ricordano l’importanza di essere una comunità unita, solida e solidale soprattutto nei momenti difficili, come questo, e nelle grandi sfide, quale quella a cui siamo chiamati dall’ottobre scorso. La nostra forza, la forza del nostro territorio risiede proprio nella capacità di affrontare insieme le prove più ardue. Supportiamo dunque in questa lotta i lavoratori, le famiglie e tutti coloro che sono direttamente e indirettamente coinvolti". A portare la propria solidarietà, al presidio di lunedì è giunta in via I Maggio anche una delegazione della Lega Spi Cgil Portomaggiore-Voghiera ‘Sezione ciclismo’, in sella alle biciclette.