I segreti dei bunker di Pomposa

Per la prima volta un percorso turistico, oltre all’Abbazia, ha mostrato i quattro ’ripari’ della guerra

La visita a uno dei quattro bunker di Pomposa con un folto gruppo di curiosi

La visita a uno dei quattro bunker di Pomposa con un folto gruppo di curiosi

Codigoro (Ferrara), 28 settembre 2021 - È stato un straordinario successo, il percorso "Città Recondite" con le escursioni tra Pomposa, Codigoro e Tresigallo, che sabato scorso ha visto ben 32 visitatori rimanere affascinati dalla scoperta dei quattro bunker attorno alla millenaria abbazia di Pomposa. Il Nuovo Percorso Turistico è stata l’occasione per scoprire, per la prima volta, i bunker attorno a Pomposa, punto d’unione tra due importantissime linee difensive volute da Hitler, in persona, che sono la linea "Gengis Khan" e "Galla Placidia". Fra i partecipanti, provenienti da Milano, Modena ed ovviamente Ferrara e Codigoro, c’erano studiosi, appassionati della storia del ‘900 ed anche diversi architetti, affascinati dalla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi del Ferrarese, Pomposa, che venne dunque "attrezzato" con i bunker.

Infatti proprio in questa zona, si intravede, al di là della nuova strada Romea, una delle postazioni più potenti dello sbarramento, pronta a fermare frontalmente le provenienze dall’Adriatico. È stata la Pro Loco di Codigoro a "disegnare" questo nuovo e suggestivo itinerario, scritto anche da Sabrina Bulgarelli che ha tracciato la parte relativa all’archeologia industriale riferita all’ex-stabilimento Eridania e, cosa forse poco nota a tanti, di un muro perimetrale, nascosto dalle erbe per anni, delle "Officine Meccaniche Achille Andreoli & Figli", anno di nascita a Codigoro 1912, seconda fabbrica in Italia di automobili e fiore all’occhiello dell’industria Ferrarese. Non meno importante il gemellaggio fra Codigoro e Tresigallo, città legate dalla metafisica. Quest’ultima, poiché all’epoca tutte gli edifici furono realizzati con lo stile che era all’avanguardia in Europa: il Razionalismo, definito anche dagli esperti di settore come "Metafisica Costruita".

Codigoro per le Alte torri ed alcuni suggestivi angoli, anche della propria piazza, che consentono, a chi attraversa le due città, di vivere l’esperienza di quasi "camminare" all’interno di un quadro di Giorgio De Chirico. Un percorso che suggella l’intelligente collaborazione fra i comuni di Codigoro e Tresignana e fra la Pro Loco e l’associazione culturale "Torri di Marmo" di Tresigallo, composta da giovani ragazzi che avevano a cuore il proprio territorio e che conoscevano il valore del posto in cui vivevano. Un progetto che si chiama "Città Recondite" proprio per svelare quello che sembrava nascosto, ma occhi attenti, hanno saputo far riemergere un turismo medio alto che ama andare alla ricerca di questi luoghi capaci di consentire nuove scoperte.  

Molte le storie fra Pomposa e Tresigallo accadute durante la Seconda Guerra Mondiale. Per esempio, il 12 Maggio 1944 per contrastare una formazione di bombardieri alleati sui cieli di Ferrara, Verona e lago di Garda. Durante il combattimento precipitò nella zona di Pomposa ed il suo corpo venne recuperato assieme, ai resti del suo velivolo, il 12 Aprile 2001. Claudio Castagnoli