MARIO BOVENZI
Cronaca

La buona azione: i detenuti strappano un’area al degrado. "Diventerà un parco"

Ferrara, saranno loro a piantare gli alberi e a far rinascere un luogo dimenticato. L’associazione: "Occasione per imparare un mestiere e trovare un futuro"

Claudio Fochi

Claudio Fochi

Ferrara, 25 dicembre 2023 – E’ una prospettiva, una speranza. Non solo ci aiutano a piantare gli alberi, a strappare una zona al degrado. Puntiamo a realizzare momenti di formazione con alcuni agronomi, così possono imparare qualcosa. Teoria e pratica all’aria aperta che un giorno potranno essere per loro il passaporto per trovare un’occupazione, per avere un futuro. Tra l’altro è un settore in crescita, la cura del verde crea posti di lavoro", così Claudio Fochi, portavoce della comunità di pratiche ‘Green Team’ spiega il progetto che stanno portando avanti per strappare uno spicchio di Ferrara al degrado.

Con l’aiuto di un gruppo di detenuti, che lavorano al loro fianco grazie ad un patto, un accordo con la casa circondariale. ‘Il grande bosco diffuso’, così hanno battezzato l’iniziativa. "Abbiamo costruito un’associazione informale, siamo tutti volontari – spiega –, vogliamo fare solo qualcosa per la città". L’obiettivo di questo gruppo di persone con il pollice verde è quello, grazie da una convenzione con il Comune, di trasformare il ‘triangolo’ tra via Marconi, il muro dell’azienda Valle, l’azienda delle corriere, in un parco, un’area verde. "Vogliamo creare da questa terra di nessuno un luogo dove anziani e giovani possano trovarsi, stare fianco a fianco. Un luogo per le famiglie, con i loro bambini", precisa con orgoglio mentre ripercorre i passi del progetto.

"Adesso si vedono una quarantina di alberelli, sono molto piccoli – precisa – nessuno direbbe mai che si sta gettando il seme per creare un boschetto. E’ invece questo vogliamo fare". I cartelli ci sono già, li ha messi il Comune. Con i cani lì si va solo se sono tenuti al guinzaglio. "Metteremo anche piante più belle, per restituire l’area alla comunità". ’Green Team’ fa parte di ‘La voce degli alberi’, associazione della Rete per la giustizia climatica. Il progetto, che riguarda la zona a cavallo tra le vie Michelini e Marconi, non distante dalla zona industriale del Petrolchimico, dal Canale Boicelli, poggia su alcuni pilastri. Tra questi, il Comune, ‘Green Team’, la scuola Boiardo. Simbolica una delle tappe. E’ stato messo in una serra l’albero di Falcone. Pianta ricavata, grazie ad un innesto, da quella davanti alla casa del magistrato ucciso dalla mafia. Adesso il progetto è arrivato a coinvolgere i detenuti. A metà gennaio con l’aiuto degli ospiti della casa circondariale verranno portate altre piante, una siepe di noccioli. "E’ una prospettiva, per farli tornare a vivere nella società. Per gettare i semi per un futuro, magari lavorando in questo settore dall’orizzonte verde".