Carife, docufilm sugli azzerati

Il giornalista Fabrizio Rizzi intervista per la sua opera i risparmiatori del dissesto bancario

Uno scatto delle riprese del docufilm di Fabrizio Rizzi

Uno scatto delle riprese del docufilm di Fabrizio Rizzi

Ferrara, 3 agosto 2018 – A dirigerlo non c’è Paolo Sorrentino o Steven Spielberg, ma la vicenda degli azzerati Carife è destinata comunque allo schermo.

È iniziata ieri, con la registrazione di interviste a vari risparmiatori coinvolti nel dissesto della banca, la realizzazione di un ‘docufilm’ con cui il giornalista parmense Fabrizio Rizzi – già autore del libro I Nuovi Diseredati – intende documentare «una vicenda che ha ancora tanti risvolti poco chiari, lungo tutta la catena di responsabilità».

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Voce dunque agli esponenti di Risparmiatori Azzerati (tra cui Katia Furegatti, Alberto Dolcetti, Roberto Bruciaferri, Monica Benini) e del neonato Movimento Risparmiatori Traditi, appena costituito a livello nazionale e presieduto dalla ferrarese Giovanna Mazzoni, l’ormai nota ‘signora con la campanella’.

«L’idea è quella di approfondire quanto accaduto nelle crisi bancarie – spiega Rizzi –, attraverso le testimonianze dei singoli protagonisti, persone comuni che di colpo si sono ritrovati la vita sconvolta».

Ritrovo emblematico, sotto la statua del Savonarola: «Il frate ferrarese avrebbe sicuramente molto da dire, su questo argomento...», sorride Rizzi.

Che a settembre tornerà a Ferrara per presentare il suo libro in un’iniziativa pubblica.

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Dalle interviste, oltre che lo sfogo per l’accaduto e lo sconcerto per i nodi ancora irrisolti, emerge però anche la volontà di dare corpo a una lista civica (appunto quella del Movimento Risparmiatori Traditi), decisa a essere protagonista anche alle prossime amministrative: «Tutte le forze politiche devono stare in campana – afferma la Mazzoni –, stiamo valutando se essere presenti formalmente con una lista civica, o con azioni di disturbo».

Ringalluzziti dall’esito delle politiche, dove anche a Ferrara il voto dei risparmiatori ha pesato sull’esito delle urne, si prepara la fase due: «Tanti hanno speso fiumi di parole, ma in concreto non c’è stato ancora nessun risultato».