MATTEO LANGONE
Cronaca

Caro bollette, mazzata sui circoli "Il Covid e ora questa emergenza"

Inchiesta in quelli sociali e sportivi. Mantero: "Prima il calo degli incassi, poi le fatture raddoppiate"

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di Matteo Langone

Bollette più che raddoppiate e lo spettro di dover sospendere qualche servizio. Se da una parte c’è un’Italia politica che si interroga su chi sarà il prossimo presidente della Repubblica, dall’altra c’è una nazione formata da cittadini comuni che faticano a fronteggiare un rialzo spropositato delle fatture. E poco importa se tale crescita sia stata ampiamente annunciata: ciò che poi conta, alla fine, è riuscire ad affrontarla. Ferrara, in tutto ciò, non fa eccezione. Tra circoli sportivi e centri sociali, la preoccupazione regna sovrana. "Oltre al Covid – evidenzia Franco Mantero, presidente della Palestra Ginnastica Ferrara – stiamo vivendo anche questo tipo di emergenza. Il virus ha ridotto le frequentazioni nel nostro impianto e, di conseguenza, anche gli introiti. In più, rispetto a dodici mesi fa, ci siamo trovati nelle fatture importi raddoppiati". Per la realtà sportiva di piazzale Atleti azzurri d’Italia si parla di circa due terzi di ragazze e ragazzi fermi a casa. A questo si aggiunge una maggiorazione dei prezzi di luce e gas, nonostante il passaggio recente al sistema di teleriscaldamento. Una situazione critica, forse anche peggiore rispetto a quella del 2020: "All’epoca eravamo chiusi ma c’erano i ristori – incalza Mantero – mentre adesso gli impianti sono aperti ma non sono previsti aiuti". Cosa spinge questa, ed altre, realtà ad andare avanti? La serietà. "Ci sono attività agonistiche in corso e non possiamo certo smettere di allenarci – conclude il presidente – e, allo stesso tempo, abbiamo una funzione sociale. Inoltre, i nostri trenta istruttori devono continuare a lavorare". Faticosamente, dunque, si prosegue. Anche se comprendere ancora per quanto tempo è complesso. In questa ottica, infatti, c’è anche chi sta addirittura peggio. E’ il caso del Tennis club Jb sport di via Porta Catena: "Siamo in enorme difficoltà – ammette, senza mezzi termini, Alessio Brissolese, uno dei soci –. Rispetto all’anno passato, il costo delle bollette è raddoppiato: noi non abbiamo il riscaldamento temporizzato, quindi non riusciamo ad accendere e spegnere quando vogliamo". Secondo quanto si apprende, per riuscire a risparmiare qualcosa, ci sarebbe tra l’altro l’idea di arrivare persino a sospendere le attività in alcuni orari: "Vedremo cosa accadrà – prosegue Brissolese –. Ciò che è sicuro è che, in ogni caso, questa situazione non andrà a colpire la scuola di tennis per i bambini". Soffre il mondo sportivo, ma non è da meno quello sociale. A fornire il quadro della situazione, in questo ambito, è Gian Paolo Chiodi, presidente de ‘Il parco’. Lì, di fatto, il nodo del caro bollette si allarga. Oltre a luce e gas, infatti, a pesare in maniera importante sulle casse della struttura di via Canapa c’è anche la Tari: "Nonostante in questi ultimi tre mesi siamo rimasti praticamente fermi – chiosa il numero uno del centro sociale – l’aumento delle tariffe è stato del 50%. Da martedì speriamo di ricominciare con le classiche attività e vedremo come andrà. Ma il vero problema, per noi, è rappresentato dalla tassa sui rifiuti. In un anno paghiamo poco meno di 6mila euro. E’ una cifra enorme, anche e soprattutto considerando che siamo rimasti chiusi per oltre sei mesi". Anche qui, si attendono interventi politici: nazionali, ma anche locali.