Ferrara casa fantasma, la prenota ma non c’è. "Attenzione agli annunci-trappola"

Già una quindicina i casi di appartamenti inesistenti registrati dalla polizia postale. Ecco le regole per trascorrere le vacanze in sicurezza

Un agente della polizia postale al lavoro a computer (foto di repertorio)

Un agente della polizia postale al lavoro a computer (foto di repertorio)

Ferrara, 2 luglio 2020 -  In vacanza sì, ma in sicurezza. Dopo il periodo di lockdown torna la voglia di andare a trascorrere un periodo di relax in riva al mare o in montagna ma, con essa, anche il problema delle truffe. In tal senso, la Polizia postale ha diramato una semplice guida – composta da otto regole – per evitare che la tanto agognata settimana di riposo si trasformi in un incubo, specie per chi non si affida ad un’agenzia di viaggi ma preferisce prenotare sul web la propria sistemazione nel luogo di villeggiatura. In primis è bene controllare le immagini delle case vacanze, cercando di capire se si tratti di scatti realistici o meno: per farlo è sufficiente attivare la funzione ‘ricerca inversa immagini’ su Google, che permette di trovare fotografie identiche nel mondo del web e capire, dunque, se l’annuncio sia reale o meno.

Quindi è bene controllare da satellite (ad esempio tramite Google Maps) se l’indirizzo di arrivo ed il relativo stabile, indicati sul sito, esistano realmente e analizzare l’affidabilità dell’inserzionista, diffidando da chi ha solo un annuncio online. Per comprendere se il prezzo richiesto sia adeguato, è bene poi confrontare tale cifra con le altre offerte della medesima zona, mentre – se possibile – è consigliato fissare sempre un appuntamento con l’inserzionista: allo stesso modo è sconsigliato affidarsi a chi dichiara di essere all’estero o chiede una caparra anche solo per visionare la casa (quest’ultima è legittima in seguito, purché non sia superiore al 20% del totale).

È altresì importante ricordare di non inviare mai i propri documenti personali, come carta d’identità e passaporto, in quanto potrebbero essere poi usati per fini poco leciti. Infine, l’ottava e ultima regola riguarda il pagamento: è sempre bene effettuare pagamenti su Iban (deve essere possibile verificarlo tramite strumenti come ‘Iban calculator’) o attraverso metodi comunque tracciati. Bisogna, insomma, evitare qualsivoglia tipo di pagamento che non consenta l’identificazione certa del destinatario, come Western Union, Money Gram, vaglia veloce e così via. In Emilia Romagna, in questi primi sei mesi del 2020, sono già state portate a termine 14 truffe di questo tipo, con importi di diverse migliaia di euro, e il numero è purtroppo in aumento. Fin qui, dunque, come provare a non farsi ingannare.

Ma se la truffa avviene, come comportarsi? La prima cosa da fare è denunciare il tutto alle autorità. È bene mantenere traccia (tramite screenshot) dell’annuncio a cui si è risposto e memorizzare sia le comunicazioni elettroniche ricevute dall’inserzionista sia la documentazione da questi inviata quale garanzia della disponibilità dell’immobile. Qualora vi sia stato scambio di e-mail, è opportuno mantenere tutto nella memoria della propria casella di posta elettronica.