Centauro morì, l’undici luglio indagata dal gup

La proprietaria dell'auto coinvolta nella tragedia di Alessio Maini, 38 anni, comparirà davanti al gup di Ferrara per omicidio stradale. La moto di Maini era veloce, ma la causa dell'incidente sembra essere la Citroen C3 parcheggiata illegalmente.

Centauro morì, l’undici luglio indagata dal gup

Centauro morì, l’undici luglio indagata dal gup

Dovrà comparire davanti al gup di Ferrara l’11 giugno prossimo, la proprietaria dell’auto parcheggiata in Canonici, contro cui si è fermata la vita di i Alessio Maini, 38 anni. Per questa tragedia è indagata, infatti, la proprietaria di quella Citroen C3 ferma in un punto in cui vigeva il divieto di sosta e contro la quale è piombato il 38enne dopo la caduta dalla sua Ducati Monster. La donna – tra l’altro scesa in strada quella notte stessa per prestare soccorso dopo l’incidente – deve rispondere di omicidio stradale in relazione alla violazione del codice della strada. Questa la conclusione cui è giunta la Procura di Ferrara dopo aver concluso le indagini coordinate dal pm Stefano Longhi. Subito dopo i fatti, il magistrato aveva disposto una consulenza cinematica per chiarire la dinamica dell’incidente, anche alla luce della presenza di un avvallamento nell’asfalto poi rattoppato nella notte subito dopo l’incidente mortale. Le conclusioni del tecnico hanno evidenziato che la moto di Maini era partita a forte velocità, ben superiore al limite dei cinquanta all’ora previsto per quella via. Il selciato era effettivamente dissestato, ma il consulente non ha evidenziato un nesso di causalità in quanto il centauro avrebbe perso il controllo della Ducati già prima dell’avvallamento. La lente della procura si è quindi stretta su quell’utilitaria parcheggiata in sosta vietata, contro la quale Maini è andato a sbattere dopo essere caduto, e sulla sua proprietaria. La vita di Maini, operaio 38enne di Porotto, si è conclusa tragicamente in una notte d’estate sull’asfalto di via Canonici. Era la notte tra il 10 e l’11 agosto. Il centauro aveva trascorso la serata con alcuni amici in un locale non lontano dal luogo dell’incidente. Poco dopo la mezzanotte ha salutato tutti ed è partito in sella alla sua Monster, diretto a casa. Dove non è mai arrivato.