Cimitero con barriere ’vietato’ ai disabili

La protesta di Paolo: "Dopo tre anni la situazione è la stessa. A nulla è servita la segnalazione di allora e io non posso fare visita ai parenti"

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SCORTICHINO

"A distanza di tre anni, siamo a ancora qua a ribadire il fatto che il cimitero di Scortichino non è accessibile. Non solo per noi disabili. Ma anche per gli anziani che hanno disabilità motorie". Paolo Vezzani (foto), ferrarese, 43 anni, ha perso una gamba per un sarcoma, attivista per i diritti umani, aveva già segnalato la situazione. A Scortichino, dove ha frequentato l’asilo e dove è cresciuto nella casa di famiglia, vorrebbe poter andare sulla tomba dei nonni. "A nulla è valso quello che avevo segnalato – racconta - . Ci sono solo gradini e ancora mancano le rampe. Non si può arrivare alle tombe dei propri cari. Le stradine che attraversano il camposanto sono tutte di ghiaia. Una ghiaia che impedisce ad una carrozzella di scorrere. Ci si pianta. Non basta avere forza nelle braccia. Penso anche ai tanti anziani che si muovono con i deambulatori. Anche per loro è impossibile spingerli". Da qui un appello: "Invito il sindaco Simone Saletti o l’assessore ai lavori pubblici Marco Vincenzi a venire con me al camposanto – dice Vezzani –. Do loro la mia carrozzina, ci salgono e provano a muoversi". Vezzani insiste: "Viviamo in paese che ha sempre più anziani – dice -. La disabilità è ovunque. Non mi sembra una cosa così difficile togliere la ghiaia e asfaltare, creare rampe che evitano la barriera degli scalini. Non c’è neppure un parcheggio per disabili, eppure i cimiteri dovrebbero essere accessibili a tutti". E a proposito di parcheggi fa un appunto anche sulla piazza e il centro storico di Bondeno: "Non sono abbastanza – fa notare - . Mi rendo conto che la regola sarebbe un parcheggio per disabili ogni 50 parcheggi auto, ma questo numero è molto basso e nulla vieta di farne tre ogni cinquanta". Poi una considerazione: "Dove vive meglio un disabile vivono meglio tutti – sottolinea -. Un marciapiede dissestato e senza rampe non è un problema solo per un disabile in seggiola a rotelle o per un anziano con il deambulatore, ma anche per un genitore con un bambino in passeggino". Da qui l’affondo: "Tre anni fa all’ufficio tecnico – racconta – mi avevano risposto che al cimitero di Scortichino andava bene così. Non va affatto bene così. In tre anni non è cambiato assolutamente nulla. A Bondeno poi manca un referente per la disabilità".

Claudia Fortini