Colla benedice il tavolo comunale "Ma servono risposte da Giorgetti"

Il punto con l’assessore regionale alle attività produttive sul futuro del sito e sui nuovi sviluppi "C’è un impegno a mantenere le forniture a Ferrara. Contratti, serve un confronto tra Basell e Versalis"

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di Federico Di Bisceglie

"Il tavolo sulla Chimica istituito dal Comune è positivo perché tiene alta l’attenzione, in città, su un tema delicatissimo. Ora però, servono risposte dal ministro Giorgetti". L’assessore regionale alle Attività Produttive Vincenzo Colla sta seguendo a più livelli gli sviluppi attorno al principale sito produttivo della nostra provincia. In particolare, in relazione alla decisione di Eni, mai smentita, di voler chiudere il cracking di Porto Marghera. Una decisione sulla quale Colla è netto: "Non siamo per niente d’accordo". D’altra parte, l’amministratore di viale Aldo Moro è ben consapevole dell’importanza del Petrolchimico per il nostro territorio, ma anche per una serie di asset economici strategici per l’Emilia-Romagna. "È stato aperto – prosegue Colla – un tavolo permanente al Ministero dello Sviluppo Economico che, chiaramente, vede tra i temi centrali proprio il futuro del sito produttivo ferrarese". Al Mise però, l’assessore ha formalizzato una richiesta ben precisa, volta a fare un po’ di chiarezza in ordine alle forniture. "Abbiamo chiesto a Giorgetti – prosegue – che si adoperi al fine di far incontrare Versalis e Basell per discutere i termini dell’eventuale proroga del contratto di servizio". Come spiega bene il segretario della Uil, Massimo Zanirato, qui accanto, il nodo del contratto di fornitura tra Basell ed Eni-Versalis è tutt’altro che banale. Tanto più che in gioco ci sarebbe la possibilità di far funzionare il 24esimo impianto che produce polipropilene e lo stabilimento Mpx, che produce polipropilene speciale". Se è vero che quella del cracking di Marghera è la partita clou, è altrettanto vero che "il Mise deve fare la sua parte". Nel frattempo, nel sito produttivo ravennate, alimentato anch’esso (seppur in minima parte), si sta facendo strada un’idea di riconversione green degli impianti. Colla auspica che, anche a Ferrara "ci sia un ragionamento che proietti il Petrolchimico verso nuovi scenari, immaginando di ridurre l’impatto ambientale" Da qui al 2030.

Frattanto, il Comune ha ricevuto, giorni addietro, proprio al fine di dare avvio al tavolo tecnico per "elaborare progetti di sito e affrontare, in modo unitario e condiviso, le sfide che attendono il Polo Chimico anche avvalendosi al meglio delle opportunità che il Pnrr e i Fondi europei mettono a disposizione in tema", i rappresentanti di presenti di Celanese, Ifm, Eni Rewind; LyondellBasell; Versalis, Sapio srl e Yara.